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Tra Mercedes e Williams si intensifica la collaborazione tecnica. Dal 2014, il team che dalla scorsa estate è divenuto di proprietà della Dorilton Capital, impiega le power unit della Casa di Stoccarda ed una peculiarità voluta sempre dall'ex team principal Claire Williams, era quella di non dover dipendere da nessuna altra squadra o entità esterna per quanto riguarda la produzione dei materiali. Ma col nuovo management, le cose sono cambiate e la Williams ha annunciato che dal 2022 la partnership con la Mercedes non sarà limitata al solo motore, ma anche ad altre componenti. La Williams adotterà il cambio e il sistema idraulico delle monoposto del team di Toto Wolff. Per la squadra ora diretta da Simon Roberts, una svolta epocale.
La Williams nel 2020 ha disputato la peggior stagione agonistica della sua lunga storia, non raccogliendo neanche un punto.
Un ex pilota del team, Ralf Schumacher, non aveva mancato di sottolineare nel 2019 tutti gli errori commessi mentre Robert Kubica, due anni con la Williams prima come riserva poi come pilota ufficiale, aveva espresso chiaramente il suo disappunto per la conduzione della squadra. Imputata principale sempre lei, Claire. Che aveva costantemente rifiutato di attingere alle tecnologie delle squadre al top, volendo testardamene salvaguardare l'integrità della Williams nonostante non ne avesse più le risorse economiche e le capacità. E così mentre la Haas si affidava alla tecnologia Ferrari e l'Alpha Tauri a quella Red Bull, la Williams si è pian piano isolata. Ma ora, la nuova proprietà ha subito capito i vantaggi che può portare una collaborazione tecnica con un team al top, nel caso la Mercedes. Quest'anno non cambierà molto con i regolamenti congelati, ma dal 2022, la Williams si augura di poter tornare ad alzare la testa.
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