Dakar 2024, in Francia gli ultimi 900 km test di Peterhansel, Ekström e Sainz con la Audi RS Q e-tron

la Audi RS Q e-tron
«Verificare la resistenza e certificare l’idoneità alla competizione di tutti i componenti»: è stata la priorità del Team Audi Sport nel...

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«Verificare la resistenza e certificare l’idoneità alla competizione di tutti i componenti»: è stata la priorità del Team Audi Sport nel corso degli ultimi 5 giorni di test prima della terza partecipazione con la Rs Q e-tron alla Dakar 2024, il rally raid più duro al mondo, che sarà verosimilmente anche l'ultima del programma della casa dei Quattro Anelli, che nel campo del motorsport ha deciso di concentrarsi quasi esclusivamente sulla Formula 1. Alla sessione francese che si è svolta nei giorni scorsi nell'area di Château de Lastours, poco lontano dalla costa mediterranea francese, hanno preso parte tutti e tre gli equipaggi reduci dal Rallye Maroc e iscritti alla prossima gara saudita.

C'erano Mattias Ekström con Emil Bergkvist (noni sul traguardo della gara magrebina, i meglio piazzati della scuderia tedesca), Stéphane Peterhansel con Edouard Boulanger e Carlos Sainz con Lucas Cruz. La messa a punto ha riguardato il rivisitato prototipo elettrico ad autonomia estesa (un turbo benzina da 1.4 litri che alimenta la batteria ad alto voltaggio) Audi Rs Q e-tron. I test hanno impegnato gli equipaggi per un totale di oltre 900 chilometri. «Abbiamo portato a termine lo sviluppo della vettura e ora ci concentreremo sulla logistica», ha sintetizzato il bavarese Rolf Michl, Managing Director di Audi Sport GmbH e responsabile delle attività sportive internazionali della casa dei Quattro Anelli. 

«Ci siamo preparati al meglio, ma la Dakar non sarà priva di insidie e si confermerà il rally raid più difficile al mondo – ha aggiunto il 45enne Michl – Lo affrontiamo con rispetto. Un grande ringraziamento va a tutta la squadra, così come ai nostri piloti e navigatori per il lavoro svolto». Accumulatore e powertrain sono stati sottoposti a impegnative prove di resistenza, mentre i piloti hanno affinato l'assetto delle vetture. «Abbiamo esaminato in modo certosino tutti gli assemblaggi e i sistemi, analizzando sia i componenti appartenenti allo step evolutivo precedente sia quelli di nuova concezione», ha chiarito il direttore tecnico Leonardo Pascali.

«Siamo riusciti a verificare tutti gli elementi nella nostra check-list», ha precisato Sven Quandt, Team Principal di Q Motorsport. «Carlos, Mattias e Stéphane sono soddisfatti. Hanno verificato anche la conformità di alcuni dei pezzi di ricambio, così da non lasciare nulla al caso. Guardiamo alla Dakar con entusiasmo e tranquillità. La squadra è straordinariamente coesa e concentrata», ha concluso. L'obiettivo minimo era e resta il podio, possibilmente il gradino più alto che permetterebbe a Audi di scrivere una nuova pagine del motorsport, visto che compete con un veicolo “alternativo” alla corsa e al mondiale di specialità.

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Corriere Adriatico