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I successi non si costruiscono dal niente. E il successo di Dacia sul mercato va molto oltre per essere spiegato anche solo con i numeri di un anno, il 2023, “strepitoso” come lo ha definito Guido Tocci, Managing Director di Dacia Italia. Perché gli stessi numeri nascono da scelte precise che sono riuscite addirittura ad anticipare la nuova gamma in arrivo, appena annunciata dal Duster di ultima generazione, cancellando definitivamente dalla mente degli italiani (e non solo) quel DNA low cost ormai abbondantemente sostituito dal mantra dell’essenziale inteso come concreto, cioè davvero utile, quasi indispensabile. Un mantra che si sposa alla perfezione con quel “value for money” - figlio di un rapporto qualità-prezzo difficile da battere - ormai stella polare di tutte l’attività di un brand pronto a stupire in ogni dettaglio, insieme a quell’anima outdoor che fa tanto brand giovane, famigliare e avventuroso. Così, ogni tanto in Casa Dacia ci tengono a ricordare il lungo cammino avviato con la formula dei Dacia Talks. Un confronto aperto per fare un po’ il punto della situazione, lo sviluppo in atto e magari comunicare la novità che aggiunge fieno nella cascina già stracolma di realtà concrete e visioni a lungo termine.
Non a caso, dal dialogo con i tre ospiti presenti per l’occasione, e cioè Jorge Diaz-Martinez, chief colours e trim design, Bruno Pacherà, innovation e brand lab leader, ed Enrico Ceccarelli, quality e Service Manager Dacia Italia è spuntata l’ultima novità che ha un nome che è tutto un programma: Dacia Zen.
A testimonianza di questo, a bordo della gamma Dacia c’è un 20% di materiali riciclati, quando la media del mercato si ferma al 10-12%). Un refrain che si estende ai colori, mai sgargianti ma sempre terreni, in grado di scavare dentro le persone che li scelgono. Per trasmettere quella semplicità che poi è il legame imprescendibile con la natura, un legame armonico e che va a ricollegarsi con la filosofia dell’essenziale ben rappresentata dalle barre sul tetto utilizzabili in varie configurazioni, o, meglio ancora, con il geniale sistema “youclip” che consente di fissare oggetti in diversi punti della vettura, come pure il “Pack Sleep” della Dacia Jogger che trasforma l’abitacolo in un comodo letto lungo 1,9 e largo 1,3 metri, con tanto di tenda agganciabile per un campeggio last minute in tutta autonomia. Ecco, unendo i puntini potrete iniziare a spiegare la grande crescita di Dacia sul mercato italiano.
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