MILANO - L’attenzione alla storia e alla unicità del patrimonio motoristico d’epoca propria di Pirelli Collezione - la famiglia di pneumatici dedicata alle...
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Realizzato ora con tecnologie moderne, usando mescole di ultima generazione, anche Cinturato CN54 125 R 12 assicura, come tutti pneumatici Pirelli Collezione, un maggiore grip e una migliorata aderenza su fondi bagnati, garantendo affidabilità e alti livelli di sicurezza senza perdere il look e lo stile originale. Durante il processo di sviluppo del pneumatico, gli ingegneri Pirelli hanno usato gli stessi parametri che i progettisti della Fiat 500 avevano impiegato all’epoca per assecondare le regolazioni delle sospensioni e della meccanica originale dell’auto, mentre per il disegno ci si è affidati alle immagini e ai documenti messi a disposizione dalla Fondazione Pirelli.
Simbolo della motorizzazione di massa degli anni del boom economico italiano, la Fiat 500 nasce nel 1957. È lunga 2,95 metri, monta un bicilindrico di 479 cc che eroga 13 Cv e raggiunge una velocità massima di 85 km/h. Viene equipaggiata in origine con pneumatici convenzionali nella dimensione 125 12, con il nuovo disegno battistrada Cisa, oppure con il collaudatissimo Stelvio o, ancora, con lo stesso disegno Rolle della Fiat 600. La versione D del 1960 è la prima auto ad adottare il nuovo Pirelli Sempione Spalla di Sicurezza, con fianchi più arrotondati per garantire una maggior tenuta in curva.
La versione F uscirà nel 1965, seguita dalla L del 1968, sempre equipaggiata con pneumatici Pirelli da 12 pollici. Quando nel 1972 venne lanciata l’ultima versione 500 R, viene scelto in origine il Cinturato Pirelli radiale 125 R 12 in battistrada CN54, lo stesso che oggi Pirelli ripropone rivisitato a tutti i proprietari di questa icona del made in Italy. Il CN54 di allora era direttamente derivato dall’esperienza nei rally, mantenendo inalterato il disegno battistrada classico del CA67, che ha reso riconoscibile il Cinturato in tutto il mondo, grazie a nuove strutture di cintura in grado di aumentare comfort e chilometraggio.
La famiglia Pirelli Collezione nasce con l’obiettivo di tutelare il patrimonio storico motoristico, fornendo coperture con due anime diverse che si completano a vicenda: sono pneumatici che conservano l’aspetto e la dinamica di guida originali, ma offrono più efficienza e sicurezza di quelle d’epoca, grazie a tecnologie e processi di produzione moderni. La gamma parte dal leggendario Stella Bianca, lanciato inizialmente nel 1927; poi lo Stelvio, tornato in vita nel 2018 per gommare esclusivamente la Ferrari 250 GTO, l’auto più costosa del mondo; i CA67 (1955), CN72 (1964), CN36 (1968), CN12 (1968), Cinturato P7 (1974), P5 (1977), P Zero (1984) e P700-Z (1988).
Durante il processo di sviluppo del pneumatico, gli ingegneri Pirelli hanno usato gli stessi parametri che i designer del veicolo hanno impiegato all’epoca, ma sfruttando il patrimonio di conoscenze relative a materiali e processi produttivi che l’azienda ha nel frattempo accumulato. Il risultato è una miscela di performance, stile e autenticità. Per disegnarli, sono stati determinanti immagini e materiali messi a disposizione dalla Fondazione Pirelli, in cui è conservata la documentazione relativa a progettazione, sviluppo e industrializzazione di tutti i pneumatici Pirelli nel corso degli anni.
Si va dai disegni stampo originali, agli studi sul battistrada, dalle specifiche tecniche di prova ai documenti omologativi, oltre che ai listini prezzi e cataloghi. Gli pneumatici di Pirelli Collezione sono disponibili dai rivenditori specializzati in auto d’epoca, da Longstone Tyres e nei flagship store Pirelli, i P Zero World di Los Angeles, Monaco di Baviera, Monte-Carlo, Dubai e Melbourne. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico