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La FE ritorna in Cina. È una buona notizia per gli appassionati del motorsport della Repubblica Popolare, che tra il 19 e il 21 aprile potranno festeggiare anche gli assi della F1, pure loro di nuovo impegnati nel paese dopo anni di assenza. Ma è una buona notizia anche per i costruttori, per i quali il palcoscenico del Celeste Impero e del circuito di Shanghai, dove il mondiale elettrico fa tappa per la prima volta, è estremamente importante, tanto più che l'organizzazione del mondiale a zero emissioni ha un accordo importante per la copertura televisiva degli ePrix 11 e 12 della decima stagione, in programma il 25 e 26 maggio. Rimaneggiato e accorciato rispetto a quello della F1, il tracciato di Formula E supera di poco i 3 km di lunghezza e dispone di 12 curve.
La Formula E torna nella nazione dove era partita e a cinque anni di distanza dall'ultima volta.
Se c'è un paese dove il mondiale a zero emissioni è di casa, quello è la Cina, dal punto di vista dei volumi il più grande mercato elettrico del pianeta. Più in generale l'interesse verso il motorsport è elevato, tanto anche il World Rally Championship strizza l'occhio al Celeste Impero e ai suoi milioni di appassionati. Ma intanto, dopo la Formula 1, tocca alla Formula E, fra i cui protagonisti c'è anche una scuderia, la Ert (ex Nio), per la quale corrono il brasiliano Sergio Sette Camara e il britannico Dan Ticktum e che, nella quarta stagione, aveva ingaggiato anche l'italiano Luca Filippi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico