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PECHINO - Pechino ha espresso «preoccupazione per lo speciale processo di registrazione doganale dell’Ue sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese». È quanto ha commentato il portavoce del ministero del Commercio He Yadong, per il quale «le misure non faranno altro che aggiungere oneri al normale commercio di veicoli elettrici, ostacolare la cooperazione nel nuovo settore e danneggiare gli interessi dei consumatori dell’Ue». Le esportazioni cinesi di veicoli elettrici, ha notato He nel briefing settimanale, «sono in linea con la domanda europea e non vi è alcuna cosiddetta impennata dell’import che danneggerebbe il mercato dell’Ue». I veicoli elettrici di fabbricazione cinese sono stati soggetti a uno speciale processo di registrazione doganale a partire dal 7 marzo da parte della Commissione Europea, quale passaggio verso l’adozione di nuove misure protezionistiche come i dazi.
La Camera di commercio cinese presso l’Ue ha espresso il suo forte disappunto sulla misura, pur nella consapevolezza di un limitato limitato sul medio termine perché Bruxelles ho bisogno dei veicoli elettrici del Dragone per il processo di trasformazione verde.
Corriere Adriatico