Auto volante, ok i test per il prototipo di mini jet elettrico con 300 km di autonomia

Il mini jet Lilium
MONACO - La start-up bavarese Lilium sta sviluppando una «macchina volante» a cinque posti e dichiara di aver superato con successo i test di volo sulla Germania,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MONACO - La start-up bavarese Lilium sta sviluppando una «macchina volante» a cinque posti e dichiara di aver superato con successo i test di volo sulla Germania, effettuati con una versione più piccola del prototipo di jet elettrico. Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, l’impresa con base a Monaco è supportata da diversi investitori, fra cui il co-fondatore di Skype, Niklas Zennstrom. Lilium afferma che il jet potrebbe essere usato in futuro come taxi urbano. Secondo quanto dichiarato dalla start-up, il jet ha autonomia di 300 chilometri, velocità di crociera di 300 km/h e sarebbe l’unico apparecchio a propulsione elettrica capace di decollo verticale e volo «jet-powered».


Il consumo sarebbe comparabile a quello di un’ auto elettrica e l’azienda ritiene che il «taxi volante» possa offrire voli urbani a una tariffa comparabile a quella di un normale taxi, ma con velocità cinque volte maggiori. Il colosso Airbus testerà a sua volta nel 2017 un prototipo autopilotato per singolo passeggero, mentre l’azienda slovacca AeroMobil ha annunciato la prossima partenza di preordini per una macchina volante ibrida, capace di viaggiare anche su strada. Altri potenziali player includono eVolo, con il suo «multicottero» a due posti, finanziato con crowfunding. L’azienda americana Terrafugia punta inoltre a realizzare una macchina volante per il mercato di massa, mentre la ditta a capitale misto statunitense e israeliano Joby Aviation sta lavorando a un drone a quattro posti. Google, Tesla e Uber hanno anche loro mostrato ripetutamente interesse nella nuova tecnologia.
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico