Audi: strategia perfetta e grande esperienza, comincia dal Messico la rincorsa dei Quattro Anelli

L'Audi FE05 di Lucas Di Grassi
CITTÀ DEL MESSICO - La pazienza è la virtù dei forti e Lucas di Grassi a Città del Messico ha dimostrato tutta la sua esperienza cogliendo gli attimi...

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CITTÀ DEL MESSICO - La pazienza è la virtù dei forti e Lucas di Grassi a Città del Messico ha dimostrato tutta la sua esperienza cogliendo gli attimi giusti per fare le cose giuste e andare a conquistare la sua rocambolesca vittoria. Il brasiliano ha infatti conquistato il suo nono E-Prix grazie ad un margine del 2-3% di energia in più rispetto ai suoi avversari, così da poterli attaccare nelle fasi salienti della gara. In questo modo, ha prima infilato Rowland, mentre allargava la traiettoria per attivare l’attack mode, ed è poi andato a pressare Wehrlein costringendolo nell’ultimo giro a tagliare una chicane e infine ad arrivare sul traguardo con la batteria vuota beffandolo negli ultimi metri. «Probabilmente la mia migliore gara in Formula E» l’ha definita il pilota di San Paolo e che ha ascendenze italiane, testimoniate dal suo doppio passaporto, lascito del nonno paterno, arrivato in Brasile da Polignano a Mare (BA).

 

Quella di Di Grassi è sicuramente una vittoria di astuzia, senza rischi, ma non per questo meno meritata e spettacolare, costruita con l’aiuto di un team che, dopo la bandiera rossa di mezz’ora per l’incidente di Piquet, ha saputo ridisegnare una strategia di gara perfetta che ha permesso ai suoi piloti di andare all’attacco fino alla fine. Dunque più che legittima l’esultanza del team principal, Allan McNish, che può raccogliere la prima vittoria in questo campionato per l’Audi sperando che il film sia identico a quello dello scorso anno quando la squadra dei 4 Anelli, dopo un inizio disastroso, trovò una grande competitività che la portò a conquistare il titolo.

Proprio per questo, la monoposto tedesca si presentava al via della Stagione 5 con i favori del pronostico, invece ha arrancato già nei test di Valencia e ha raccolto solo 30 punti nelle prime 3 gare con la magra consolazione del miglior tempo in gara sia a Marrakech sia a Santiago del Cile dove la FE05 è riuscita a salire sul podio per la prima volta. E proprio come lo scorso anno, il risveglio c’è stato in Messico. Nel 2018 fu Daniel Abt a vincere, stavolta invece è stato Di Grassi a timbrare un’affermazione che replica quella del 2017 ed è accompagnata da altri sintomi di ritrovata competitività da parte di Audi che fanno ben sperare.
 


La mattinata infatti si era aperta con il miglior tempo di Abt nella prima sessione delle prove libere e si era conclusa con il secondo posto nella griglia conquistato da di Grassi, beffato all’ultimo da Wehrlein, autore di una grandiosa superpole, più rapida di oltre 4 secondi rispetto a quella di Rosenqvist dell’anno precedente. Per vincere però non basta solo la velocità pura e il campione della stagione 3 ha fatto valere la propria esperienza di fronte ad un pilota 24enne che è solo al suo quarto E-Prix, ma sta già dimostrando tutto il suo talento, confermato a Città del Messico con una gara dove ha fatto segnare pure il miglior giro e ha condotto fino a pochi metri dal traguardo. Un esito che prepara la prossima sfida di un campionato più avvincente che mai e che potrebbe aver trovato un ulteriore tema di interesse: il confronto del rookie al volante della indiana Mahindra contro l’esperto campione che guida l’aristocratica Audi.
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Corriere Adriatico