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LE MANS – Troppo potente per continuare. Prima nel mondiale di Endurance (Wec), in seguito al successo inaugurale la hypercar Alpine A480 Gibson dell'equipaggio franco-brasiliano composto da Nicolas Lapierre, Matthieu Vaxiviere e André Negrão era stata penalizzata dagli interventi sul BoP (il Balance of Performance, il sistema per bilanciare le prestazioni considerate le differenze tra le vetture) alla vigilia della seconda tappa, quella di Spa, in Belgio, dove è poi arrivata seconda.
Con le nuove correzioni, in vista della 24h di Le Mans alla vettura del marchio francese controllato da Renault è stato restituito qualche cavallo.
Per le vetture rivali, le due Toyota Gr010 Hybrid (le più pesanti con i loro 1.070 kg) e le due Glickenhaus 007 Lmh (1.030 kg) non ci sono state variazioni rispetto a Spa, ma rispetto allo scorso anno le prime avranno fino a 688 cavalli (-12) e fino a 898 Mj (-64), mentre le seconde restano a 707 Cv e perdono 50 Mj (fino a 910). Le auto giapponesi hanno di nuovo ottenuto il via libera per l'utilizzo del sistema ibrido anteriore a partire dai 190 km/h.
Le modifiche in vista della gara che scatta sabato pomeriggio alle 16 hanno riguardato anche le altri classi, in particolare la Gte-Pro in cui sono impegnate in una importante sfida Ferrari e Porsche, che il prossimo anno si contenderanno il titolo assoluto nella prova della classe regina. Le vetture di Maranello dovranno fare a meno di 2 litri di carburante per stint, mentre le Corvette beneficeranno di un litro in più e le Porsche di addirittura 2. Altri aggiustamenti riguardano l'aerodinamica e i restrittori. Sul fronte dei pesi, i bolidi di Zuffenhausen hanno 21 kg in più, mentre Ferrari e Corvette “solo” 14. Il giro di vite del BoP ha incluso anche la classe Gte-Am con le Ferrari che possono imbarcare di nuovo 2 litri di carburante in meno a stint, mentre Aston Martin e Porsche 2 in più. Il bilanciamento include una riduzione dei restrittori di Porsche, ma anche una correzione (al ribasso) delle curve di sovralimentazione dei turbo di Ferrari e Aston Martin.
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