COLONIA - “Vincere”. È l'obiettivo, il solo obiettivo, con il quale la scuderia Ford Chip Ganassi partecipa all'edizione 2017 della 24 Ore di Daytona,...
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Per fugare qualsiasi dubbio circa l'ambizione di Ford e del team è sufficiente scorrere l'elenco dei piloti iscritti, tre per ciascuna vettura. La numero 66 è affidata ai vincitori del circuito de La Sarthe: il francese Sébastien Bourdais, lo statunitense Joey Hand ed il tedesco Dirk Müller. Sulla macchina numero 68 ci sono il vincitore del campionato IMSA Grand Sport (con una Shelby GT350-R), l'americano Billy Johnson, che ha anche contribuito allo sviluppo della supercar, il tedesco Stefan Mücke ed il francese Olivier Pla, protagonisti della scorsa stagione del WEC.
Sulle Ford GT numero 67 c'è l'asso dell’Indycar, lo neozelandese Scott Dixon, “scortato” dall'asutraliano Ryan Briscoe e dal britannico Richard Westbrook, mentre sulla 69 c'è altro specialista della Formula Indy, il brasiliano Tony Kanaan, tra l'altro già primo a Daytona nel 2015 con una Ford nella categoria prototipi ma al suo esordio con la GT, con i britannici Andy Priaulx e Harry Tincknell, che non ha mai corso prima la 24 Ore di Daytona.
Nel corso del 2017 Ford vuole essere protagonista sia nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship (due auto) sia nel FIA World Endurance Championship (le altre due). Già lo scorso anno le GT dell'Ovale Blu erano partite in otto occasioni dalle pole nel due circuiti, vincendo complessivamente sei gare (Laguna Seca, Watkins Glen, Mosport, Le Mans, Fuji e Shanghai). Chip Ganassi è il solo proprietario di una scuderia ad aver vinto la 24 Ore Le Mans, l’Indianapolis 500, la Daytona 500, la Brickyard 400, la 24 Ore di Daytona e la 12 ore di Sebring.
Corriere Adriatico