I vincitori di Musicultura saranno scelti (anche) da una giuria di detenuti

Il garante regionale ha incontrato i responsabili del Festival per un’iniziativa in carcere

I vincitori di Musicultura saranno scelti (anche) da una giuria di detenuti
ANCONA Il prossimo vincitore di Musicultura? Lo sceglieranno (anche) i detenuti di un carcere marchigiano. È una delle ipotesi che spuntano nel pacchetto di attività...

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ANCONA Il prossimo vincitore di Musicultura? Lo sceglieranno (anche) i detenuti di un carcere marchigiano. È una delle ipotesi che spuntano nel pacchetto di attività trattamentali in arrivo per i sei istituti penitenziari marchigiani. Nell’ultima settimana il Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, ha partecipato ad alcuni incontri con l’obiettivo di attivare nuove collaborazioni in diversi ambiti. Il Garante ha incontrato i responsabili di “Musicultura” - il festival che dal 1990 è dedicato alle nuove promesse fra i cantautori della musica popolare e d’autore contemporanea.  


Allo Sferisterio


L’obiettivo è portare in carcere, in un istituto ancora da individuare, alcuni appuntamenti che vedano la partecipazione dei detenuti in qualità di giurati, magari dopo un percorso formativo. Chissà se riusciranno a dare il loro contributo già dalla prossima edizione (la numero 35) di un festival che avrà il suo atto finale in luglio nel suggestivo scenario dello Sferisterio di Macerata e che in passato ha visto l’affermazione di artisti come Simone Cristicchi e Gianmaria Testa.
Altro settore al centro dell’attenzione, tra le attività trattamentali delle carceri marchigiane, è quello dell’artigianato. Non a caso c’è stato un confronto tra il garante regionale e la Svem (Sviluppo Europa Marche) relativamente alla formazione dei detenuti nel settore della calzatura.


Nel Fermano


«Una progettualità – spiega Giulianelli – che dovrebbe riguardare la Casa di reclusione di Fermo. Si tratta di una scelta territoriale, considerata l’importanza del comparto economico proprio in questa zona, ma anche dell’esigenza di rafforzare le attività trattamentali in un istituto che ha sempre incontrato problemi per la loro concretizzazione, alla luce delle caratteristiche strutturali sicuramente inadeguate».
Progetto innovativo anche quello destinato alla sezione femminile della Casa circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro. «L’idea – parole dell’avvocato Giulianelli – è quella di rendere possibile un corso di ceramica per le detenute. Un primo passo verso altre iniziative che intendiamo proporre anche con la collaborazione della Commissione pari opportunità».


Queste attività, spiega una nota dell’Ufficio del garante regionale, «si uniscono quelle ormai consolidate e che nel corso del tempo sono diventate delle vere e proprie eccellenze, come nel caso dell’azienda agricola di Barcaglione». I detenuti presenti nelle Marche, secondo l’ultimo report del Garante, sono 877 (rispetto agli 835 posti di capienza regolamentare) tra cui 281 di nazionalità straniera e 27 donne. Quelli che stanno scontando una condanna definitiva sono 679. Negli istituti penitenziari marchigiani è presente “mediamente circa il 22% di detenuti in attesa della sentenza definitiva. Le persone in semilibertà sono 37 di cui sette stranieri. I picchi di sovraffollamento si registrano a Villa Fastiggi di Pesaro con 220 detenuti (di cui 27 donne e 87 stranieri) per una capienza prevista di 153 e a Montacuto con 309 presenze (117 stranieri) su una disponibilità regolamentare di 256 posti.
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Corriere Adriatico