Due turisti stranieri nelle Marche positivi alla Delta, scatta l'emergenza: organizzato il rimpatrio. Anconetani contagiati in vacanza in Spagna

Due turisti stranieri nelle Marche positivi alla Delta, scatta l'emergenza: organizzato il rimpatrio. Anconetani contagiati in vacanza in Spagna
ANCONA Era solo questione di ore, visto che la variante Delta sta velocemente prendendo il posto di quella inglese e diventerà prevalente nel giro di un amen. Anche nelle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA Era solo questione di ore, visto che la variante Delta sta velocemente prendendo il posto di quella inglese e diventerà prevalente nel giro di un amen. Anche nelle Marche è stato segnalato il caso di due turisti stranieri del nord Europa in vacanza nella nostra regione che hanno manifestato i sintomi da Covid durante il soggiorno: fatti gli accertamenti, sequenziato il tampone, la conferma non ha tardato ad arrivare.

 

Coronavirus, i nuovi positivi nelle Marche scendono a 19: quasi tutti infettati da amici e parenti/ Il trend dei contagi

 

Si tratta della Delta. Subito si è attivata la macchina sanitaria per organizzare assieme al Paese di origine della coppia di vacanzieri un rientro in sicurezza come avviene in questi casi di prassi: ma nel frattempo i due stranieri sono stati messi in isolamento nella loro stanza per evitare il contatto con le altre persone. 


I controlli
Dai primi accertamenti e dall’evoluzione dell’infezione, si suppone che abbiano contratto il virus poco prima di partire e che poi, una volta arrivati nelle Marche, abbiano iniziato ad accusare i primi sintomi del Covid. Ed è proprio il turismo da e per l’estero a preoccupare maggiormente in questa estate dove l’Italia è in zona bianca pronta ad accogliere i turisti. La variante Delta, come il virus originale prima di lei, viaggia in prima classe e non è semplice stanarlo, specie se è ancora in incubazione. Succede così che anche un gruppo di studenti marchigiani, partiti per una vacanza in Spagna, abbiano contratto il Covid durante i giorni di divertimento e relax. Una vacanza però ad alto rischio: tutta l’Europa, infatti, è in verde nella mappa settimanale dell’Ecdc sull’incidenza del Covid. Fanno eccezione appunto la Spagna - con la gran parte delle regioni in rosso - e Cipro, in rosso scuro, i colori che indicano un incremento dei contagi. L’Irlanda e ampie aree del territorio dei Paesi Bassi e della Svezia sono colorate in giallo.


Le zone a rischio
Non a caso la ministra della Sanità spagnola, Carolina Darias, ha confermato il boom di contagi di Covid che si sta registrando proprio tra i giovani: la Regione in questo caso ha attivato l’Asur per approfondire la situazione e in queste ore si capirà come far tornare i ragazzi, di cui uno sicuramente positivo e gli altri già in isolamento. Il nodo difficile da sciogliere è legato all’avanzamento della vaccinazione, che potrebbe subire uno stop improvviso davanti al muro di no vax che preferiscono evitare il siero antivirus. Nelle Marche, secondo il calcolo effettuato dall’osservatorio epidemiologico, sono circa 395mila le persone che ancora sono fuori dai radar della profilassi e che possono compromettere tutta la campagna contro il Covid.


Il nodo da sciogliere


L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini in questo senso ha già attivato l’Asur per cercare di restringere il più possibile il numero dei non vaccinati. Ma sembra che uno stop al piano sia arrivato dal garante della privacy che avrebbe messo dei paletti sulle liste che la Regione avrebbe voluto consegnare ai medici di medicina generale con i pazienti ancora fuori dalla profilassi. Questo in teoria avrebbe consentito ai dottori di contattare personalmente gli utenti e cercare di fugare tutti i dubbi in merito alla somministrazione del siero. In pratica invece questa strada non sembra essere percorribile, tanto da indurre la Regione a studiare nel dettaglio l’organizzazione dei punti mobili di vaccinazione che dovranno raggiungere fiere, piazze e Comuni dell’entroterra ma anche i locali della movida.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico