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ANCONA Da oggi, un nuovo treno Rock viaggia sui binari delle Marche, in circolazione tra Ancona e Piacenza e tra Ancona e Pescara. Un mezzo ecosostenibile e riciclabile fino al 97%, con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai convogli precedenti. È l’ultimo acquisto della pattuglia di nuovi treni regionali prevista nel Contratto di servizio tra Trenitalia e Regione, che ha definito un sostanziale rinnovo del parco mezzi.
La new entry
Con la consegna, ieri ad Ancona - alla presenza di Sabrina De Filippis, direttore business regionale di Trenitalia, e Goffredo Brandoni, assessore regionale ai Trasporti - del Rock, il numero di nuovi convogli immessi sulle rotaie marchigiane negli ultimi anni ha raggiunto quota 25: nove Jazz, quattro Pop, nove Swing e tre Rock già in circolazione.
Le caratteristiche
Il nuovo Rock da oggi sui binari regionali ha le caratteristiche di un treno per i pendolari a cinque carrozze, con prestazioni paragonabili a quelle di una metropolitana. Può raggiungere i 160 km/h di velocità massima e ospitare fino a 1.130 persone, con oltre 600 sedute. Nei nuovi treni che stanno sostituendo le vecchie “diligenze”regionali, c’è spazio anche per chi si sposta sulle due ruote: a bordo del Rock, per esempio, sono presenti nove posti bici con prese elettriche incluse per ricaricare i modelli di nuova generazione. E nelle Marche il trasporto della bici è gratuito, nei limiti dei posti disponibili su ciascun treno, grazie al Contratto di servizio: l’offerta ferroviaria prevede circa 700 posti bici a disposizione ogni giorno a bordo treno, che saliranno a 1100 dal periodo primaverile, quando torneranno in servizio le carrozze dedicate con 64 posti bici ognuna. Un rinnovo importante, quello della flotta regionale, giustificato anche da una crescente domanda. Sono infatti in aumento i turisti che scelgono il treno per gli spostamenti. Nelle domeniche raggiunto 10-13% di domanda aggiuntiva nelle Marche rispetto al periodo pre-Covid. Ora mancano solo binari degni di questo nome, che tra Orte-Falconara e linea Adriatica, di strada ce n’è da fare ancora parecchia.
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Corriere Adriatico