Terza corsia, l'assessore Baldelli: «No soluzioni rigide. Entro il mese un incontro con Aspi»

Terza corsia, l'assessore Baldelli: «No soluzioni rigide. A gennaio un incontro con Aspi»
ANCONA Se ne parla da così tanto tempo che sembra ormai un miraggio. L’ampliamento a tre corsie della A14 nel tratto sud delle Marche è uno dei principali...

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ANCONA Se ne parla da così tanto tempo che sembra ormai un miraggio. L’ampliamento a tre corsie della A14 nel tratto sud delle Marche è uno dei principali dossier infrastrutturali sui tavoli di Palazzo Raffaello. Il collo di bottiglia d’Italia va liberato dalle interminabili code che bloccano il traffico a cadenza regolare nel tratto sud delle Marche. Una questione non più procrastinabile e, a ricordarlo, è stato ancora una volta il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, che ha invitato la Regione a «chiedere ufficialmente e con forza sui tavoli nazionali la terza corsia. Senza tentennamenti e superando chi, con discorsi più filosofici che pratici, ancora parla di arretramento che, oltre a massacrare il nostro territorio, significherebbe altri decenni di nulla poiché impraticabile».  


La posizione


La rediviva querelle tra i sostenitori dell’arretramento dell’autostrada e quelli che invece spingono per il suo ampliamento a tre corsie tiene banco ormai da mesi ed i territori chiedono a gran voce una sintesi, bussando alle porte della Regione. Un appello raccolto dall’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli che fa sapere come «già in questo mese sia in programma un incontro con Autostrade per l’Italia, al quale seguiranno i sopralluoghi nei singoli territori con i sindaci per valutare insieme i pro e i contro delle soluzioni tecniche studiate da Autostrade e adottare le consequenziali scelte». Va di diplomazia, il titolare della complessa delega, che poi aggiunge: «Proseguiamo decisi su questa linea di confronto, evitando di sposare soluzioni rigide e predeterminate, nella convinzione che, grazie al contributo e al coinvolgimento di tutti, sarà adottata la soluzione migliore dal punto di vista del rapporto costi-benefici».

No fughe in avanti

Tradotto: non facciamo fughe in avanti, ma procediamo per gradi. L’assessore ricorda come «con Aspi e Ministero delle Infrastrutture abbiamo avviato un confronto fin dai primi mesi del nostro insediamento, coinvolgendo sindaci, istituzioni e rappresentanti delle categorie economiche e professionali delle Marche e, in particolare, delle province di Fermo e Ascoli Piceno». Un primo risultato strappato è stato quello di ottenere una migliore calendarizzazione dei lavori tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto e, in particolare, lo stop delle attività nei weekend estivi e nelle festività. Ma al di là della gestione dell’emergenza, è la risposta strutturale alla questione A14 che interessa ai territori. «Il tema relativo alla terza corsia a sud di Porto Sant’Elpidio è tra gli argomenti più importanti sul tavolo, un’infrastruttura che abbiamo voluto inserire tra le priorità nell’agenda di Ministero e Aspi, dopo che in passato se n’erano perse le tracce», riavvolge il nastro Baldelli, parlando di «‘ultimo treno’ per avere finalmente una A14 che risponda alle esigenze del nostro territorio». Nell’attesa che questo percorso ad ostacoli giunga finalmente al termine, il sud delle Marche resta strettoia d’Italia. Con la speranza che l’incontro dei prossimi giorni tra Regione e Aspi dia lo sprint.

 

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Corriere Adriatico