Terrorismo, passano per le Marche i reclutatori di foreign fighters

Un raid americano in Libia ha preso di mira Noureddine Chouchane, la presunta mente delle stragi dello scorso anno in Tunisia
ANCONA  - Noureddine Chouchane, il tunisino ucciso in un raid americano il 19 febbraio a Sabrata e ritenuto la mente di diversi attentati tra i quali quello al museo del...

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ANCONA  - Noureddine Chouchane, il tunisino ucciso in un raid americano il 19 febbraio a Sabrata e ritenuto la mente di diversi attentati tra i quali quello al museo del Bardo, era passato a Genova a gennaio 2011 per ritirare il passaporto dal consolato tunisino. Passaporto vero, come confermato da fonti investigative.


Su quegli spostamenti e i motivi, il pool antiterrorismo di Genova ha aperto una inchiesta al momento per atti relativi, ma non è escluso che nelle prossime ore possa essere iscritta l'ipotesi di reato di reclutamento con finalità terroristiche. Gli approfondimenti investigativi sono stati affidati alla Digos.

Chouchane, quando si trovava in Italia, aveva un permesso di soggiorno rilasciato da Ancona. Un campanello d'allarme per gli inquirenti: nel capoluogo marchigiano, infatti, sarebbe stato reclutato Giuliano Ibrahim Delnevo, il giovane genovese ucciso in Siria nel giugno del 2013.

Nei mesi scorsi la procura genovese aveva archiviato l'inchiesta sulla morte ma aveva trasmesso gli atti ai colleghi anconetani per indagare sulla rete di reclutatori. Chouchane e Delnevo si conoscevano? Era stato il primo a reclutare il secondo? O si tratta di semplici coincidenze? Gli inquirenti al momento escludono che il tunisino fosse radicato in Liguria. "Era nella nostra regione solo di passaggio" spiega una qualificata fonte. E però gli interrogativi sono tanti e le risposte potrebbero arrivare dall'inchiesta.

Secondo fonti informate, tuttavia, non c'è alcuna evidenza che Chouchane agisse come reclutatore di aspiranti combattenti, e non esistono elementi che lo colleghino direttamente alla vicenda di Giuliano Ibrahim Delnevo. Nei mesi scorsi la procura ligure ha trasmesso ai pm di Ancona gli atti relativi al reclutamento di Delnevo, per ulteriori approfondimenti. Ma i primi riscontri ritaglierebbero per Chouchane, militante del gruppo terroristico tunisino di Ansar Al Sharia, il ruolo di ispiratore di attentati più che di reclutatore di jihadisti.


Fra l'altro Chouchane, che nel gennaio 2011 ottenne un visto consolare sul passaporto proprio a Genova, era attivo nel quadrante libico-tunisino, mentre Delnevo è andato a fare la sua guerra santa in Siria. Interessi e scenari diversi, secondo le stesse fonti, per poter supporre un rapporto diretto fra i due uomini. Almeno allo stato attuale delle indagini, che naturalmente proseguono.
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Corriere Adriatico