ANCONA - Si allunga nelle Marche il conto degli animali morti nelle zone del terremoto: 400 tra mucche e pecore lasciate all'aperto o morte nel crollo delle stalle, secondo...
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L'associazione sollecita anche la velocizzazione del percorso di risoluzione del contratto con la Lmv, la società che aveva vinto l'appalto per le stalle mobili, e la firma del nuovo appalto. «I crolli dovuti alle scosse, il gelo, le razzie dei lupi e gli aborti di vitellini e agnelli per colpa dei disagi generali legati all'alimentazione e alla situazione delle aree colpite - spiega il presidente di Coldiretti Marche Tommaso Di Sante - sono i principali fattori dei decessi degli animali». Ma servono anche i fondi «per dare ossigeno alle imprese strette fra danni, crollo della produzione e calo del mercato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico