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ANCONA - A novembre è scaduto il termine per presentare le osservazioni al progetto Adriatic Link. Come previsto dalla normativa, amministrazioni, cittadini e tutti i soggetti interessati, hanno potuto inviare a Terna suggerimenti, richieste e proposte che la Società sta attualmente valutando e che terrà in considerazione per la redazione del progetto definitivo dell’opera che nel 2022 verrà inviato ai Ministeri competenti per l’avvio dell’iter autorizzativo. Ecco le principali osservazioni e richieste arrivate dal territorio e i riscontri di Terna.
L’area circostante della stazione
Il primo suggerimento è utilizzare l’area nei pressi della stazione già presente a Carrara per localizzare la futura stazione di conversione marchigiana. In questa fase non è stata presa alcuna decisione sulla localizzazione della stazione di conversione. Solo a valle della consultazione pubblica in corso, e in considerazione sia degli esiti di essa, sia di elementi ambientali e territoriali che emergeranno dagli ulteriori approfondimenti in corso sui siti ipotizzati, quali le operazioni di archeologia preventiva, Terna individuerà le localizzazioni da inserire nel progetto che verrà avviato in autorizzazione.
I campi elettromagnetici
Altro argomento è stato quello dei campi elettromagnetici.
Il rispetto delle normative
Per quanto riguarda i brevi tratti di cavo interrato in corrente alternata tra le future stazioni di conversioni e le esistenti stazioni elettriche, Terna rispetterà pienamente la normativa nazionale, una delle più restrittive, mantenendosi sul valore dei 3 µT, ben al di sotto della soglia internazionale che fissa il limite di esposizione a 100 µT. Tale limite viene osservato nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere.
La salubrità di acque e terreni
Si è parlato poi dell’integrità delle falde acquifere e la fruizione dei campi. Non ci saranno interferenze da parte di progettazione e realizzazione: saranno rispettate tutte le prescrizioni previste dalla normativa. La salubrità dalle falde acquifere sarà comunque oggetto di accertamento da parte dei ministeri e degli enti competenti.
Il deprezzamento di immobili
La normativa prevede un’indennità per i proprietari dei fondi direttamente interessati dalla realizzazione dell’opera, sia essa relativa ad un asservimento o ad un esproprio dell’area.
Le opere compensative
Infine secondo quanto previsto dalla normativa relativa alle compensazioni ambientali, Terna ha la possibilità di corrispondere alle Amministrazioni coinvolte, attraverso la sottoscrizione di Convenzioni, finanziamenti per opere di riqualificazione ambientale e territoriale da realizzare a beneficio della collettività. Terna è disponibile a collaborare con le amministrazioni per individuare opere i cui benefici ricadano principalmente sui residenti nelle aree interessate dall’opera. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico