La sottosegretaria Albano: «Dal sisma al caro-energia ecco come il Milleproroghe dà una mano alle Marche»

La sottosegretaria Albano: «Dal sisma al caro-energia ecco come il Milleproroghe dà una mano alle Marche»
Dal terremoto al corollario del caro-energia, passando per le Camere di Commercio, le Marche nel Milleproroghe sono dentro, parola di Lucia Albano. La sottosegretaria al ministero...

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Dal terremoto al corollario del caro-energia, passando per le Camere di Commercio, le Marche nel Milleproroghe sono dentro, parola di Lucia Albano. La sottosegretaria al ministero dell’Economia declina sul fronte regionale il provvedimento con cui si rinviano scadenze, si rendono operative norme: «Sono passati diversi emendamenti che impattano sul nostro territorio». 

 
La Camera conferma la fiducia al Governo sul decreto. In attesa che passi al Senato, per l’approvazione definitiva, traduca in pratica le agevolazioni local. 
«Inizio dalla Zona franca urbana (Zfu, ndr) sisma centro Italia. Questa richiesta dilata alcune esenzioni fiscali e contributive disposte a favore delle aziende, nelle aree colpite dal terremoto del 2016, che abbiano subito una riduzione di fatturato in conseguenza al susseguirsi delle scosse». 

L’obiettivo? 
«Sostenere la ripresa economica e sociale in quei luoghi sconquassati dalla prepotenza della natura».

Di che si tratta? 
«Dell’esenzione dalle imposte sul reddito che deriva dell’impegno svolto dall’impresa nella zona franca, fino a 100mila euro; da quelle regionali sulle attività produttive, l’Irap, nel limite dei 300mila euro; da quelle municipali per gli immobili posseduti e utilizzati per il business. Non è finita».

Continui pure. 
«È previsto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con l’esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni dei dipendenti. Alle stesse condizioni, spetta anche ai titolari di reddito generato da occupazione autonoma e a chi intraprende una nuova iniziativa».

Per centrare l’obiettivo, sul piatto quanto avete messo? 
«Risorse per 11,7 milioni targate ministero delle Imprese e del Made in Italy».

Altro giro?
«L’emendamento che garantisce all’ente camerale il permanere dello stato di fatto. Secondo la legge che disciplina le Camere di Commercio, il consiglio può avere fino a 30 membri al primo mandato per poi essere ridotto a 22. La proroga prevede l’invarianza della composizione per il secondo mandato».

Il vantaggio? 
«Quella delle Marche è l’unica camera regionale d’Italia nata dalla fusione di cinque circoscrizioni territoriali. Così si evita la riduzione del numero di membri del consiglio, il che avrebbe reso complessa la rappresentanza di tutte le provincie, con particolare riguardo a quelle coinvolte dai movimenti tellurici del 2009 e del 2016».

Da una emergenza all’altra. Nel pacchetto rientra la possibilità di rinegoziare i mutui degli enti locali anche per il 2024 a causa dei costi energetici. Il beneficio? 
«Si tratta di un intervento normativo molto atteso che consente ai municipi marchigiani di gestire al meglio le loro finanze, potendo ridiscutere i prestiti con banche, intermediari finanziari e Cassa depositi e prestiti. Una richiesta molto sentita e rappresentata all’esecutivo anche dall’Anci Marche, l’Associazione dei Comuni». 

Oltre i cavilli del Milleproroghe, che posizione assume sul terzo mandato di sindaci e governatori? 


«In questo momento c’è un dialogo tra le forze di maggioranza su questo tema; la decisione finale spetterà senz’altro al Parlamento. Due mandati, dieci anni, sono comunque un tempo adeguato per realizzare il programma di governo di un territorio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico