Galleria trappola, 16 intossicati: Marche e Umbria sono spaccate. Il racconto choc: «Sfiorata la strage»

Galleria trappola, 16 intossicati: Marche e Umbria sono spaccate. Il racconto choc: «Sfiorata la strage»
SERRAVALLE DI CHIENTI - «Poteva essere una strage, è stato un incubo». È lo sfogo - dopo la grande paura - di Luigi Petruzzellis, responsabile di...

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SERRAVALLE DI CHIENTI«Poteva essere una strage, è stato un incubo». È lo sfogo - dopo la grande paura - di Luigi Petruzzellis, responsabile di Sistema Museo di Recanati, uno dei 16 intossicati all’interno della galleria Varano, lungo la superstrada Val di Chienti, tra Serravalle e Colfiorito, al momento ancora interdetta al traffico. Anche lui nel pomeriggio della Vigilia di Natale aveva appena imboccato la galleria - lunga 3,8 chilometri - quando si è trovato davanti un muro di fumo denso e nerissimo che gli ha impedito di proseguire. Il fumo arrivava da un’auto che, poco più avanti, era stata avvolta dalle fiamme.

 

La Procura di Macerata aprirà un fascicolo per accertare eventuali responsabilità: le verifiche riguarderanno anche l'impianto antincendio - il fumo non è riuscito a defluire attraverso l’impianto di aerazione - e le colonnine per l’Sos. Petruzzellis prova così a riavvolgere il nastro e a ripercorrere quei momenti di terrore: «Se avesse funzionato l’impianto di aerazione non ci sarebbe stato alcun problema - dice -. Invece abbiamo rischiato la vita». Racconta quei momenti terribili che sembravano non finire mai: «Stavo tornando a Perugia dalla mia famiglia per Natale, a un certo punto ho imboccato la galleria a Serravalle e ho visto del fumo, c’erano alcune auto ferme e nel giro di pochi secondi non è stato più possibile vedere nulla. La galleria si è riempita di un fumo denso, nerissimo. Sono sceso dalla vettura e mi hanno detto che un’auto aveva preso fuoco più avanti. C’è chi ha provato a raggiungere le colonnine per lanciare l’Sos, ma non funzionavano e i cellulari non prendevano. Non si poteva uscire, e non si vedeva niente. Ci sono stati anche dei tamponamenti».

La galleria è diventata una trappola per gli automobilisti che hanno cercato di uscire in tutti i modi: «Abbiamo provato a fare inversione di marcia. A un certo punto però ho visto una luce che si muoveva: era un vigile del fuoco che mi ha fatto uscire dalla porta tagliafuoco portandomi sull’altra carreggiata, quella in direzione mare. Alcune auto si sono fermate per aiutarci. Io sono stato portato al pronto soccorso di Camerino. Non so come abbiamo fatto a salvarci tutti, forse è stato il miracolo di Natale». Undici le persone trasportate nella struttura sanitaria della città ducale, mentre cinque sono state accompagnate all’ospedale di Macerata. Nel caos a dimostrare grande coraggio e altruismo è stato Emanuele, uno scout 14enne di Foligno, che è intervenuto quando ha visto due persone scappare a piedi in mezzo al fumo: «Sono sceso dall’auto, le ho fatte salire in macchina e ho dato loro dell’acqua, contribuendo in qualche modo a scongiurare conseguenze ben più gravi». Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Visso, Camerino e Foligno, i carabinieri, la polstrada e l’Anas.

La viabilità

Sono in corso da parte dei tecnici Anas tutte le attività necessarie alla riapertura della superstrada attualmente chiusa in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Serravalle e Colfiorito. «L’incendio - fa sapere Anas - ha danneggiato gli impianti tecnologici e di sicurezza». Al momento il traffico in direzione Foligno è deviato sul vecchio tracciato della 77 con uscita obbligatoria a Serravalle e rientro a Colfiorito. Per il traffico in direzione Civitanova è in fase di allestimento l’uscita obbligatoria a Colfiorito con rientro a Serravalle.

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Corriere Adriatico