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La batosta
Scendendo più nel dettaglio, è possibile osservare come e quanto incideranno i rincari sul materiale scolastico per gli studenti delle diverse fasce d’età esclusi quelli delle elementari per cui i testi sono gratuiti.
Il divario
«Il rischio è che si acutizzi divario tra le varie fasce della popolazione marchigiana - afferma Roberta Mangoni di Adiconsum Marche Aps -. Potrebbe diventare più difficile garantire il diritto allo studio fino ai 16-18 anni, criticità che nelle Marche non è altissima, ma può certamente incrementare il rischio di una dispersione scolastica». Spettro che aleggia anche nella nostra regione, specie nelle famiglie dove la fragilità economica viene acuita da tutti gli altri rincari che da mesi ormai pesano sulle tasche di tutti i nuclei famigliari. «Con la conseguenza che sempre più persone - prosegue Mangoni - si troveranno a ricorrere ai mercatini dell’usato o a farsi prestare libri e materiali scolastici da parenti e amici».
Il corredo
Basta spulciare tra i vari prodotti che servono agli studenti, per rendersi conto di quanto gli aumenti di prezzo incidano sul totale del corredo. Ad esempio: un astuccio (non di marca) si trova oggi sugli scaffali di un ipermercato al prezzo medio di 14,90 euro, in cartolibreria a 19,90. L’anno scorso i rispettivi prezzi toccavano i 13,20 euro e 17,90 euro. La variazione nel primo caso è di +13% e nel secondo +11%. Oppure: uno zaino non di marca l’anno scorso poteva essere acquistato al prezzo di 54,90 euro in ipermercato e 62,59 euro in cartolibreria. Quest’anno si è arrivati a 59,90 euro in ipermercato e 68,90 in cartolibreria. Rispettivamente: +9% e +10%. Per quanto riguarda la tecnologia il discorso è diverso: sugli hardware c’è stato sicuramente un incremento, mentre sui software ovviamente no. Ma è anche questo un aspetto che va considerato, visto che gli studenti oggi più che mai devono servirsi anche di strumenti tecnologici.
I consigli
«Sia per i libri che per il materiale scolastico acquistare prodotti usati rappresenta un’ottima strategia di risparmio - suggerisce Serena Cesaro, presidente di Federconsumatori Ancona - che consente di spendere tra il 26% e il 50% in meno. Servirsi negli ipermercati consente di abbattere i costi di circa il 19%. Molte case editrici mettono a disposizione anche le versioni digitali dei testi, che consente un risparmio del 39%. Ma prima è bene verificare se i professori consentono di portare in classe il tablet o il pc per seguire la lezione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico