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Non è bastata una sola riunione di giunta. Ne sono servite due per arrivare a chiudere le partite (almeno una delle due, probabilmente entrambe). Parliamo di due partite non di poco conto: quella per la nomina dei direttori generali dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche e quella dell’Inrca. E nelle due sfide che si sono giocate lunedì all’ottavo piano di Palazzo Raffaello, i toni si sono fatti concitati. Segno che, anche politicamente, lo snodo è cruciale. Un braccio di ferro tutto interno alla maggioranza che definirà anche gli equilibri interni tra i partiti. Alla fine le caselle sembrano andate al loro posto: a Torrette dovrebbe finire Armando Gozzini, all’Irnca Gilberto Gentili.
Il braccio di ferro
Ricapitoliamo.
Il sorpasso
Per quanto riguarda Torrette, invece, Gozzini ha superato indenne anche il secondo tempo della giunta di lunedì, da cui si è usciti con l’accordo sul suo nome, spinto anche dal Governatore Acquaroli. Con il traguardo all’orizzonte, supera così la Storti nella corsa, lasciando però libere due caselle importanti: quando il centrodestra ratificherà la sua nomina a dg di Torrette, non solo si aprirà la posizione di direttore del Dipartimento Salute, ma anche quella di direttore dell’Ars, che dopo l’azzeramento dell’Asur, diventerà cabina di regia della sanità regionale. E una delle due caselle potrebbe andare alla Storti. La maggioranza si è aggiornata alla fine della settimana per ufficializzare accordi e nomine. Tempo ce n’è - le nomine a Torrette e Inrca vanno fatte entro il 29 gennaio - ma prima si comunicano le scelte prima ci si metterà alle spalle le fibrillazioni che stanno scuotendo Palazzo Raffaello.
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Corriere Adriatico