Simon, tricolore con la Lube e titolare di due locali: «Togliete il coprifuoco dai ristoranti, parola di un cubano delle Marche»

Simon, tricolore con la Lube e titolare di due locali: «Togliete il coprifuoco dai ristoranti, parola di un cubano delle Marche»
CIVITANOVA - Dallo scudetto con la Lube volley all’avventura del Madeira per lui il passo è breve. Non ha ancora finito di brindare al successo nella SuperLega...

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CIVITANOVA - Dallo scudetto con la Lube volley all’avventura del Madeira per lui il passo è breve. Non ha ancora finito di brindare al successo nella SuperLega Italiana, quello che viene da molti definito il centrale più forte del mondo, Robertlandy Simon, già si trova testa e piedi in un altro campo, quello del suo locale sul lungomare sud di Civitanova, insieme ai soci e amici Mauro Alberti e sua moglie (ex nazionale cubana di volley) Martha Zamora.

 

 

Simon ha ormai stabilito le sue radici qui nelle Marche investendo due anni or sono sul “Madeira”, la churrascaria brasiliana nata sulla spiaggia della città rivierasca. Apertura nel 2019 subito con il botto, la prima stagione da tutto esaurito, a cui è seguita la versione invernale del locale “Madeirinho”, per poi tornare in spiaggia con un’altra estate di successo, la scorsa, nonostante la prima ondata Covid. Dalla sinergia dei 3 amici di cui sopra è nato poi “Imperfecto”, il primo ristorante stellato di Civitanova Marche. 


Ora c’è tutta la carica e l’energia giusta per ricominciare un’altra stagione. Con nuovi programmi e investimenti. Come si riparte?
«Innanzitutto la notizia è che si riparte, il 1 e 2 Maggio, con una pre-inaugurazione, poi dal 7 con inaugurazione ufficiale. La situazione attuale ci lascia dei dubbi. Ma andiamo avanti lo stesso. Speriamo vivamente che tolgano il coprifuoco, è una limitazione troppo forte. Altrimenti non verrà nessuno in Italia neanche dall’estero. Ma sono fiducioso: il vaccino ci tirerà fuori da questa situazione».
Le attuali limitazioni per il Covid saranno determinanti per la vostra offerta?
«Dobbiamo capire come si prosegue, noi a oggi lavoriamo, per quello che ci è consentito. Il nostro è un settore improntato sulla cena, spettacoli, e con il coprifuoco alle 22 puoi fare un aperitivo lungo, non esattamente una cena».
Da quando avete aperto, avete sempre registrato successi: qual è il vostro segreto?
«La gente sa quanto spende, sa che mangia quanto vuole. Nelle Marche non esisteva un ristorante brasiliano così, in una città in grande espansione come Civitanova che aiuta molto».
E il nome di Simon non è un’attrazione?
«Magari può essere una curiosità, ma quando la gente si diverte, non conto più io».
Ci vuole coraggio di questi tempi ad investire in un settore come quello del divertimento e della ristorazione?
«Noi abbiamo investito in altri momenti, 2 anni fa, con una Civitanova in grande sviluppo. Ora ci stiamo organizzando per continuare a gestire al meglio i nostri 3 progetti, il Madeira, il Madeirinho e l’Imperfecto».
Ormai si sente marchigiano e civitanovese a tutti gli effetti?
“Quasi…per me è quasi casa, ovviamente sono cubano, poi dopo Cuba c’è Civitanova».
Cosa le piace in particolare di questa zona e delle persone?
«Mi piace tutto, il mangiare, il carisma delle persone, la gentilezza, il clima della città, il mare».
Cosa le ha regalato la vittoria dello scudetto in quest’anno particolare?
«Il primo insegnamento ricevuto è che non dobbiamo mai mollare. Questo vale per tutto in generale, non solo sul volley».
C’è qualche similitudine fra le dinamiche di una squadra di volley e la sua squadra del Madeira?
«Alla fine sono squadre fatte di persone, ci sono tante cose in comune. Soprattutto il senso di squadra».
Uno sguardo al futuro: Simon si vede ancora a lungo nelle Marche?
«Sì certo, hai voglia!»
Cosa altro bolle in pentola, con i suoi soci anche per la stagione invernale?


«Ancora non possiamo dirlo, ma sicuramente ci inventiamo qualcosa. La città cresce e noi lo facciamo insieme con la città».

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Corriere Adriatico