ANCONA - “Colpirà 497 aziende marchigiane,la famigerata plastic tax. Imprese che danno lavoro a 9.182 addetti” Lo afferma la Cna Marche, che ricorda...
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L’Europa e il mare da proteggere. Le Marche sempre ferme al palo
Il piccolo polpo dice addio alla plastica e torna nella conchiglia
“La Plastic tax, ovvero la tassa sugli imballaggi in plastica,” precisa la Cna “non sembra rispondere a una svolta green, piuttosto è un aggravio fiscale senza un reale beneficio.”
Secondo la CNA regionale “colpire indifferentemente tutti i prodotti senza alcuna distinzione sulla base delle potenzialità in termini di nuova valorizzazione, attraverso riciclo e recupero, del bene tassato, né per quelli che contengono materiale riciclato, è una misura che si muove in chiara controtendenza rispetto alla volontà dichiarata di sostenere l’economia circolare. Senza contare, poi, che sugli imballaggi in plastica già oggi gravano prelievi ambientali come il contributo Conai, che finanziano positivamente raccolta e riciclo. Contributo che, peraltro, viene già applicato in misura differenziata proprio in base alle caratteristiche ambientali dell’imballaggio”.
Alla fine a pagare saranno i consumatori. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ricorda la Cna, è ipotizzabile che la tassa possa essere scaricata in larga parte sui prezzi finali dei prodotti e ogni famiglia si potrebbe trovare di fronte a un aumento della spesa di circa 140 euro all’anno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico