ANCONA - Il 2016 sarà un anno di transizione per il tessuto produttivo delle Marche, soprattutto per la piccola e media impresa. Ma se la regione sfrutterà la...
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È quanto emerge da un'analisi del Servizio studi e ricerche di Banca Monte dei Paschi di Siena sull'andamento economico della regione. Le Marche contano 172.350 imprese registrate (il 27% artigiane) ed una disoccupazione sotto il 10%. Il peso dell'industria in termini di valore aggiunto generato sul territorio è superiore alla media italiana, con una specializzazione in comparti meno penalizzati dalla crisi: tessile e abbigliamento, calzature e mobilio su tutti. Banca Montepaschi segnala anche le criticità del sistema marchigiano: le difficoltà del comparto edilizio, e un alto grado di rischiosità del tessuto produttivo, che non facilita l'afflusso di nuovo credito: a dicembre 2015, il rapporto sofferenze/impieghi alle imprese sfiorava il 27%, contro il 18% italiano. Fra le zavorre, anche una dinamica demografica non favorevole: la regione ha uno degli indici di vecchiaia più elevati d'Italia.
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Corriere Adriatico