Un inverno anomalo, in questi giorni, con un anticiclone che regala temperature più fredde in pianura, accompagnate dalla nebbia, che in montagna. Un'altra insidia...
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E la situazione, come annunciato dai meteorologi di 3bmeteo.com, non sembra vicina ad un'evoluzione: "L'anticiclone che va rinforzandosi es espandendosi dall'Europa sudoccidentale verso il Mediterraneo centrale e l'Italia si mostrerà piuttosto robusto e sarà in grado di limitare i danni provocati dal passaggio di un blando fronte di origine atlantica atteso nella giornata di venerdì su parte delle nostre regioni. Tanto che dopo il suo transito tornerà a rinforzarsi anche più di prima, Quando regimi anticiclonici così lunghi dominano sul nostro Continente nel mezzo della stagione invernale le conseguenze sono sempre le stesse. A farne le spese per primo è il Nord Italia, soggetto alla formazione di nebbie estese che in alcuni casi possono persistere anche nelle ore diurne. Insieme alle nebbie la stasi anticiclonica e l'assenza di vento impediscono il rimescolamento dell'aria e le sostanze inquinanti trovano terreno fertile concentrandosi sui grandi centri urbani. In questa situazione anticiclonica il grande assente è l'inverno. Solo su pianure e fondovalle il clima può farci credere di essere inverno, a causa delle marcate inversioni termiche che vengono a crearsi in situazioni anticicloniche invernali che permettono di raggiungere temperature anche inferiori allo zero, come sta avvenendo in questi giorni in Val Padana e su alcune aree del centro. Ma è solo un'illusione, poiché poche centinaia di metri al di sopra dello strato di inversione il clima è molto più mite, tanto che in montagna si può beneficiare di giornate soleggiate con temperature ben al di sopra della norma, spesso più alte che in città. Gli anticicloni invernali possono durare molto a lungo e le proiezioni a medio-lungo termine non lasciano ancora intravedere una concreta possibilità di inversione di tendenza". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico