OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Quelle discrepanze nel curriculum che hanno portato Pd e Lega sullo stesso lato del campo. Se il buongiorno si vede dal mattino, non parte sotto i migliori auspici la storia di Matteo Africano alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, sulla quale ora pende un bel punto interrogativo. Le ragioni – ufficiali – che hanno spinto i dem a votare contro ed il Carroccio ad astenersi nelle commissioni competenti di Camera e Senato, le mette in fila una dietro l’altra il deputato dem Davide Gariglio, in qualità di relatore della proposta di nomina. Le conclusioni della sua relazione lasciano poco spazio all’interpretazione: «Non ritengo di poter affermare che sussistano “comprovati” requisiti di “esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”, come richiesto dalla legge».
Approfondimenti necessari
Ed aggiunge: «sarebbe opportuno che l’amministrazione proponente la nomina procedesse agli approfondimenti necessari per chiarire le discrepanze evidenziate dall’esame del cv e per valutare l’effettiva esperienza maturata dal Matteo Africano nel campo dell’economia portuale».
Le dichiarazioni al fisco
C’è poi la questione delle dichiarazioni dei redditi, che per il dem «riportano una situazione reddituale che appare incompatibile con lo svolgimento di attività di consulenza professionale di alto livello». A supporto della tesi, l’elenco dei dati: reddito netto annuo dichiarato nel 2015 pari a 9144 euro, che diventano 20.171 nell’anno successivo, 6.246 nel 2017, 9.148 nel 2018 e 19.406 nel 2019. Ed arriviamo al punto del cv in cui Africano scrive che, in quanto «profondo conoscitore delle dinamiche economiche e produttive del Sud-Est asiatico», ha «rappresentato l’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale quale relatore ad un convegno presso la National University of Singapore». In un’osservazione al vetriolo, Gariglio rileva come «l’invito, nel corso di un lustro, quale relatore ad un convegno non costituisce una garanzia di competenza ed esperienza nel campo dell’economia portuale», aggiustando poi il tiro: «ma potrebbe comunque dimostrare una qualche autorevolezza riconosciuta all’interno del settore».
La ditta di costruzioni
Infine, il pungolo sull’Amr Costruzioni Srl di Roma: «nel corso dell’audizione – ricorda il dem – ha giustificato la discrepanza tra incarichi professionali e dati reddituali dichiarando che negli ultimi tre anni la Amr Costruzioni non ha distribuito dividendi, nonostante nell’ultimo anno il fatturato sia stato di 1,7 milioni. Le affermazioni sulla società meritano un approfondimento, che ad oggi non risulta possibile perché il bilancio 2020 risulta depositato presso la Cciaa, ma non ancora pubblicato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico