Il Verdicchio “di Gino” tra i 20 vini superstar. Rapporto qualità/prezzo, Asimov segnala Fattoria San Lorenzo

Il Verdicchio “di Gino” tra i 20 vini superstar. Rapporto qualità/prezzo, Asimov segnala Fattoria San Lorenzo
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ANCONA  - Il Verdicchio ha smpre più estimatori. In tutto il mondo. E se piace negli Usa e ad Eric Asimov il passo è importante. In particolare il binomio prezzo-qualità che non sempre va di pari passo. Spesso i prezzi delle bottiglie possono sembrare (essere) alti. Per bere davvero bene, però, non c’è per forza bisogno di spendere cifre esorbitanti.

 

Basta saper scegliere le bottiglie giuste. Ed Eric Asimov, critico enogastronomico americano, ha selezionato per il New York Times quelle più interessanti del momento. Venti etichette mondiali sotto i 20 euro. Tra queste cinque vini italiani tra cui il marchigianissimo Fattoria San Lorenzo Marche Bianco di Gino 2019.


«Questo Verdicchio è un vino vivace, energico, salino e secco. Natalino Crognaletti, il titolare di Fattoria San Lorenzo, coltiva in modo biodinamico e ha chiamato questo vino in onore di suo padre, Gino Crognaletti, che ha piantato la vigna». Questa la motivazione di Asimov con il costo segnalato a 10,90 euro (ma in Italia il prezzo è un po’ più basso, parola del produttore).


Le uve della Fattoria San Lorenzo sono sulle colline di Montecarotto. La produzione media è di 100mila bottiglie all’anno (24mila della bottiglia apprezzata dal Nyt). La perfetta sintesi è rappresentata proprio da chi vive tra le vigne e le botti, le osserva e le accarezza. Natalino Crognaletti ha saputo prendere il testimone di famiglia e rilanciare per fare grandi vini (il Verdicchio Riserva Campo delle Oche è un fuoriclasse), sia bianchi che rossi. Estro e concretezza, Natalino Crognaletti è così da sempre, un eterno ragazzo con la testa saldamente sulle spalle. «Sono felicissimo per questa segnalazione. Non me l’aspettavo. Anche perché - sottolinea Crognaletti - ho sempre pensato che per far parte di certi circuiti bisogna intraprendere percorsi a me sconosciuti. Per questo la segnalazione di Asimov ci ha riempito di orgoglio». I suoi vini, per fortuna, non conoscono crisi e hanno saputo reggere all’urto della pandemia. «Esportiamo l’80% del vino prodotto e questo ci ha permesso di non avere giacenze. E anche il vino che verrà è già tutto piazzato presso la nostra clientela storica. Non siamo mai stati ingordi - conclude Natalino - ci siamo sempre accontentati e lavorare con la biodinamica ci ha insegnato il rispetto rigorodei numeri e della terra».


Gli altri quattro italiani segnalati da Asimov sono L’Inizio 2015 (Odoardi, Calabria, 14 euro); il Cataratto del Masso 2018 (Feudo Montoni, Sicilia, 11,80 euro); il Torrette 2019 (Grosjea, Valle d’Aosta, 18,50 euro) e il Dolcetto d’Alba 2019 (Cascina Fontana, Piemonte, 14 euro). 

 

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Corriere Adriatico