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ANCONA - Rigettate tutte le eccezioni preliminari presentate dalle difese degli imputati: il processo sulle responsabilità amministrative legate alla strage della Lanterna Azzurra può finalmente partire. A respingere le contestazioni sollevate è stato ieri mattina il giudice monocratico Francesca Pizii. I difensori avevano chiesto nelle precedenti udienze la non ammissibilità delle perizie tecniche eseguite dai consulenti della procura per un presunto mancato avviso agli allora indagati.
Inoltre, era stata anche sostenuta la nullità dei capi d’imputazione per l’indeterminatezza di alcune contestazioni. Osservazioni rigettate: si va avanti con il dibattimento.
I testimoni
Prima di scandire le udienze - sono state fissate fino a luglio, la prossima è il 18 novembre - le parti hanno presentato le liste dei testimoni. «Sovrabbondanti» quelle delle difese, secondo il pm Paolo Gubinelli, che ha sollecitato un «processo rapido».
Le responsabilità
«Speriamo - ha detto Fabini - che possano emergere quelle presunte responsabilità che sono state ipotizzate dalla procura. E che i tempi del processo siano ragionevoli e non troppo lunghi. Anche se le pene dovessero essere applicate, sarebbero comunque insufficienti per il tipo e la gravità dei reati. Tutto il resto rimane». Il dolore per la morte di una figlia. Per la vicenda della discoteca trappola sono già stati giudicati (7 condanne e 2 patteggiamenti) gli addetti alla sicurezza, proprietari dell’immobile e una parte dei soci della Magic. Le pene: dai 2 ai 5 anni.
Il 12 dicembre, invece, andrà in scena alla Corte di Cassazione l’atto finale del processo alla banda dello spray. I giudici dell’appello lo scorso marzo, riconoscendo l’associazione a delinquere, hanno aggravato le pene per i sei rapinatori della Bassa Modenese, in carcere dall’agosto del 2019. Complessivamente si è passati dai 68anni e 7 mesi inflitti in primo grado a 70 anni, 4mesi e 10 giorni di carcere. Oltre al reato associativo, la banda doveva rispondere di omicidio preterintenzionale, lesioni volontarie, singoli episodi di furti e rapine.
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Corriere Adriatico