Sisma 2016, il senatore Guido Castelli confermato commissario per la ricostruzione

Sisma 2016, il senatore Guido Castelli confermato commissario per la ricostruzione
«Ringrazio il presidente Giorgia Meloni e il Consiglio dei ministri che, questa sera, mi hanno nuovamente accordato la loro fiducia confermandomi nel ruolo di Commissario...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Ringrazio il presidente Giorgia Meloni e il Consiglio dei ministri che, questa sera, mi hanno nuovamente accordato la loro fiducia confermandomi nel ruolo di Commissario straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016». Scrive così in un post su Facebook Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli ed ex assessore regionale, eletto senatore e quindi incaricato di seguire la ricostruzione del terremoto del Centro Italua.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la proroga per un anno, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024, dell'incarico di Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016,  al senatore Guido Castelli.

«Onoreró questo impegno - scrive ancora il senatore Guido Castelli -  continuando a lavorare con dedizione e senza sosta, insieme ai presidenti della Regioni, ai sindaci e a tutta la comunità dell'Appennino centrale».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico