Silvestri e gli eroi del Covid: «In trincea senza arrendersi». Picchio d'Oro una edizione diversa ma piena di contenuti

Silvestri e gli eroi del Covid: «In trincea senza arrendersi». Picchio d'Oro una edizione diversa ma piena di contenuti
ANCONA -  Il meglio delle Marche racchiuso in una Giornata, dedicata «alla nostra comunità che in questo momento difficile deve mantenere alta la bandiera dei...

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ANCONA -  Il meglio delle Marche racchiuso in una Giornata, dedicata «alla nostra comunità che in questo momento difficile deve mantenere alta la bandiera dei valori e della tradizione che ci rappresenta». Parola del governatore Francesco Acquaroli, intervenuto ieri all’atipica edizione 2020 della Giornata delle Marche. 

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In versione digitale, alla presenza delle sole autorità, la kermesse ai tempi del Covid ha visto l’assegnazione del Picchio d’oro al professore e virologo Guido Silvestri, in collegamento da Atlanta dove attualmente risiede e lavora, e del Premio del presidente al più giovane scelto tra il personale medico ospedaliero, infermieristico e degli operatori socio sanitari, impiegati nell’emergenza contro la pandemia. Riconoscimento andato al medico Sara Mazzanti, all’infermiera Laura Ghitarrari, e all’Oss Elena Tombolini.

 

«Attraverso loro vogliamo esprimere la nostra gratitudine a chi è stato in prima linea per difendere la salute e la sicurezza di tutti i cittadini marchigiani», il plauso di Acquaroli espresso dal palco allestito nel Salone degli Svizzeri del Museo Pontificio della Santa Casa di Loreto. Condotta da Alvin Crescini e trasmessa in diretta streaming sulle emittenti televisive regionali, questa XVI edizione ha registrato anche gli interventi del sindaco di Loreto Moreno Pieroni, dell’arcivescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio, e del presidente del Consiglio regionale Dino Latini, secondo cui «le Marche sono chiamante nuovamente a resistere. Oggi per l’emergenza sanitaria, prima ancora per il terremoto, da anni per una crisi economica che inevitabilmente si acuisce ad ogni momento di ulteriore difficoltà. Dalla coesione e da una ritrovata identità possono nascere nuove speranze per il futuro». 



Durante le 2 ore e 40 minuti di evento, è stato anche sciorinato un resoconto dei principali avvenimenti di “Un anno di Marche”, seguito poi dal collegamento con i rappresentanti delle associazioni dei marchigiani nel mondo: dall’America Latina al Canada, passando per Australia e Lussemburgo, dove si trova il presidente dell’associazione, Franco Nicoletti. 

 

 

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Corriere Adriatico