Richiami ai turisti in vacanza nelle Marche e vaccini nelle farmacie: ecco la situazione e come fare

Richiami ai turisti in vacanza nelle Marche e vaccini nelle farmacie: ecco la situazione e come fare
ANCONA  - Partite in questi giorni le prime vaccinazioni ai turisti in vacanza nelle Marche. Chi presenta il certificato dell’avvenuta prima dose, potrà ricevere...

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ANCONA  - Partite in questi giorni le prime vaccinazioni ai turisti in vacanza nelle Marche. Chi presenta il certificato dell’avvenuta prima dose, potrà ricevere la seconda nella nostra regione. Più complicata la situazione nel caso il vacanziere non avesse la documentazione, perché la semplice autocertificazione non sarebbe sufficiente. 

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Su questo nodo, la struttura regionale si sta interfacciando con quella commissariale per individuare la soluzione più idonea. Una complicata partita che andrà gestita a livello nazionale così che la risposta dei territori sia omogenea. Intanto, giovedì è stato raggiunto il record di somministrazioni giornaliere - con 15.198 dosi inoculate – dopo la flessione registrata in seguito all’ennesimo cambio di passo di Astrazeneca. Nelle giornate di domenica e lunedì, infatti – all’indomani della decisione di bloccare l’uso del siero per gli under 60 e dell’introduzione della vaccinazione eterologa – il dato era sceso rispettivamente a 10.700 e 12.800 inoculazioni, dunque sotto il target che in media si assesta sulle 14mila. Trend al ribasso che però ha nel frattempo invertito la rotta. Se negli hub distribuiti sul territorio la campagna vaccinale procede come da programma, il canale di somministrazioni nei luoghi di lavoro si conferma depotenziato rispetto alle premesse da cui si era partiti lo scorso marzo, quando venne sottoscritto il protocollo con la Regione. 


Tuttavia, dall’avvio avvenuto ad inizio settimana, sono state 1200 le dosi inoculate in questo segmento. Per le vaccinazioni in farmacia si parte invece da lunedì con 1000 dosi da distribuire tra le 125 che hanno aderito fino ad ora. Due modalità alternative agli hub pubblici - quelle delle somministrazioni nei luoghi di lavoro e nelle farmacie – che puntano ad intercettare coloro che non hanno ancora percorso nessuno dei canali di prenotazione attivati dalla Regione.

 

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Corriere Adriatico