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ANCONA - Corre il virus in provincia di Ancona, che ieri ha superato quota 8mila contagi da inizio marzo, fatturando il 55% dei nuovi positivi di giornata: 90 sui 161 registrati in tutte le Marche, in un lotto domenicale, dunque più esiguo del solito, di tamponi processati, appena 633 nel percorso prime diagnosi.
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Come avviene di norma nelle giornate festive l’Area Vasta 2, quella del capoluogo di regione, ha esaminato molti più campioni delle altre, 390 su 633, con un tasso di positività del 23%, inferiore alla media regionale, ieri al 25,4%. Scontato dunque che Ancona fosse la provincia con il maggior numero di casi (90 positivi, 9 dei quali nel capoluogo), seguita da Pesaro Urbino (28), Fermo (16), Ascoli Piceno (14) e Macerata (12).
Ma al di là dei dati di ieri, troppo esigui e disomogenei per aggiungere qualcosa, attualmente il fronte più caldo dell’emergenza Coronavirus nelle Marche riguarda le province di Ancona e più ancora - se si guarda la diffusione del virus in base alla popolazione residente - quella di Macerata. Nella settimana scorsa (16-22 novembre) Ancona e provincia hanno avuto un maggior numero di casi, con una media di 143 al giorno contro i 132 di Macerata. Ma se si calcola l’incidenza settimanale dei contagi per 100mila abitanti, quella che misura l’effettiva densità della diffusione del virus, la classifica si inverte, con la provincia maceratese (314.178 abitanti) a 294 casi e l’Anconetano (471.238 residenti) a 213. L’epidemia ha una diffusione più contenuta nelle altre tre province: Pesaro Urbino, quella più colpita durante la fase 1, nella scorsa settimana ha avuto una media giornaliera di 87 nuovi positivi, con 170 positivi ogni 100.000 abitanti, Fermo ha avuto meno casi Pesaro (in media 49 al giorno), ma un’incidenza maggiore (196 ogni 100mila residenti), mentre Ascoli Piceno si è stabilizzata su una media di 46 al giorno e conta nella settimana 155 positivi ogni 100mila residenti.
Un trend che si evidenzia anche nell’ultimo report sulla situazione epidemiologica diffuso dall’Istituto superiore di Sanità, relativo alla settimana 9-15 novembre.
Il bilancio dall’inizio dell’epidemia (26.755 contagi nelle Marche) vede ora la provincia di Ancona in testa(8.009), seguita da Macerata (5.949), Pesaro (5.372), Ascoli Piceno (3.484) e Fermo (3.123). Ma va detto che nella fase 1, quando l’epidemia aveva coinvolto soprattutto la zona nord delle Marche e in particolare Pesaro Urbino, i dati dei contagi erano largamente sottostimati, perché i tamponi venivano fatti solo ai malati e non affiorava tutto il sommerso degli asintomatici. I positivi effettivi, secondo le stime fatte in base all’indagine nazionale con screening sierologico, fino a maggio sarebbero stati almeno sei volte tanto quelli diagnosticati con test molecolare.
L’epidemia nell’ultima settimana ha rallentato, ma il dato di ieri va preso con le molle per i pochi test effettuati. Comunque, con 161 positivi su 633 primi tamponi, la percentuale dei positivi scende al 25,4 rispetto al 29,5 del giorno prima.
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Corriere Adriatico