OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - L’inflazione non è uguale per tutti. Ad esempio, il costo della scuola dell’infanzia è cresciuto ad Ancona ma non a Macerata e Ascoli Piceno. A Macerata è conveniente comprare le stoviglie e gli utensili domestici che in altri capoluoghi è cresciuto. Viceversa se bisogna comprare gli articoli tessili, i prezzi ad Ancona sono rimasti invariati mentre altrove sono aumentati.
Piccole differenze (tra maggio 2021 e maggio 2022) in una regione in cui l’aumento dei prezzi al consumo è stato più contenuto rispetto altrove. Analizzando il dato di maggio (diffuso dall’Istat a giugno), se in Italia l’aumento dei prezzi al consumo è stato del 6,8%, ad Ancona si è fermato al 5,6% (insieme a Cuneo è l’aumento più contenuto d’Italia), a Macerata è cresciuto del 5,9% mentre ad Ascoli è stato del 6,9%.
La statistica
Istat diffonde anche una tabella con i dati dell’inflazione in alcune città italiane che collaborano con l’Istituto per la segnalazione mensile dell’andamento dei prezzi.
Lo scenario
Tendenza che rispecchia anche il quadro nazionale. Allo stesso modo ci sono anche dei prodotti o dei servizi il cui prezzo è diminuito tra maggio 2021 e maggio 2022. O perché erano già aumentati in precedenza o perché seguono le leggi del mercato e subiscono la contrazione della domanda. Parliamo di elettronica di consumo, computer, fotocamere e cellulari. Ad esempio nelle tre città marchigiane apparecchi telefonici e telefax si sono deprezzati di oltre il 12% così come gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici si sono ridotti di circa il 9%. Per l’acquisto dei prodotti alimentari e dell’abbigliamento, ad esempio, Ancona è la città che ha subito meno il rincaro dei prezzi rispetto a Macerata e Ascoli Piceno. Ma ci sono alcune curiosità pescate da Info Data, che ha elaborato i dati dell’Istat. Ad esempio ad Ancona la scuola dell’infanzia è cresciuta +12,1%, rispetto al costo invariato negli altri due capoluoghi di provincia.
La casa
A Macerata invece i servizi di alloggio sono aumentati dell’11,3%, una percentuale superiore rispetto ad Ancona (+2,8%) e ad Ascoli Piceno dove il costo è rimasto invariato. Nel capoluogo più a Sud della regione sono invece saliti i costi per la riparazione e manutenzione della casa (+9,6%) rispetto al +1,9% di Ancona e al +1% di Macerata. Poi c’è anche il rovescio della medaglia, e anche in questo caso la regione presenta variazioni differenti nelle diverse realtà, confermando la tendenza plurale delle Marche.
Infatti, riguardo alle riduzioni di prezzo, ad Ascoli l’istruzione secondaria è diminuita del 3,8% mentre è rimasta invariata sia ad Ancona sia a Macerata. Nella città dello Sferisterio è conveniente comprare la cristalleria, stoviglie e utensili domestici perché il prezzo si è ridotto del 2,3% rispetto al +1% di Ancona e al +5% di Ascoli Piceno. Infine, ad Ancona il prezzo degli articoli tessili non ha subito variazioni, mentre a Macerata è salito dell’1,5% e ad Ascoli addirittura del 6,2%.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico