Da Annibali a Boldrini, fino a Verducci: i 5 marchigiani in Parlamento passando da altre regioni

Da Annibali a Boldrini, fino a Verducci: i 5 marchigiani in Parlamento passando da altre regioni
Ci sono i rappresentanti marchigiani in Parlamento. E poi chi nelle Marche c’è nato ma è stato eletto in un’altra circoscrizione. Se da un lato la...

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Ci sono i rappresentanti marchigiani in Parlamento. E poi chi nelle Marche c’è nato ma è stato eletto in un’altra circoscrizione. Se da un lato la regione perde nove parlamentari con il taglio votato al referendum, dall’altro si può dire che le istanze del territorio potrebbero arrivare comunque a Roma grazie ad altri cinque destinati a sedere tra le stanze di Montecitorio e Palazzo Madama. 


 


I nomi
Sono Lucia Annibali, Laura Boldrini, Antonio Guidi, Rachele Silvestri e Francesco Verducci. La prima, eletta nel 2018 nel Pd e dall’anno successivo parlamentare di Italia Viva di Renzi, entra alla Camera grazie ai consensi ottenuti nel collegio uninominale di Firenze. Già durante la campagna elettorale aveva lasciato qualche giorno la Toscana per sostenere i candidati della provincia pesarese. «Ho voluto testimoniare il mio attaccamento alla comunità che ho seguito in questi anni come coordinatrice regionale di Italia Viva. In questi luoghi bisognerà sicuramente affrontare il tema della ricostruzione di ciò che è andato perso per via dell’alluvione. Ci sarà la nostra presenza». Sostegno confermato anche da Rachele Silvestri, eletta nel 2018 ad Ascoli con il M5S, poi passata a FdI grazie al quale è stata eletta alla Camera nella circoscrizione dell’Abruzzo.

«Sono due regioni con problematiche affini - commenta - a partire dal sisma fino ad arrivare al tessuto economico: soprattutto nel Teramano e nell’Ascolano le esigenze e i problemi sono gli stessi. Negli ultimi tempi abbiamo lavorato in sinergia con il governatore Acquaroli e sono convinta che continueremo su questa strada con la prima Presidente del Consiglio donna legata a queste terre grazie alla filiera istituzionale di FdI».

Per Laura Boldrini invece è tempo di riflessioni in casa Pd. Analisi che riguarda anche le Marche, sebbene lei sia stata eletta nel collegio plurinominale Toscana 2. «Sono molto dispiaciuta che Ancona e Pesaro non siano rappresentate in Parlamento. La situazione marchigiana riflette l’esito nazionale su cui bisogna fare una profonda riflessione. Più che puntare il dito bisognerà ragionare sulla natura di questo partito e fare una scelta di campo su cosa deve essere il Pd».

Siederà in maggioranza invece l’ex ministro Antonio Guidi, originario di San Benedetto, eletto senatore in Umbria per Forza Italia. Verducci, fermano, senatore uscente del Pd nelle Marche è riuscito a tornare a Palazzo Madama passando dal Piemonte.

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Corriere Adriatico