Pace fatta nel Pd ​I dissidenti in direzione

Pace fatta nel Pd ​I dissidenti in direzione
ANCONA - Il Pd delle Marche ritrova l'unità dopo lo strappo delle primarie per la segreteria, che avevano visto i Dem pesaresi e un pezzo del Pd del sud delle Marche...

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ANCONA - Il Pd delle Marche ritrova l'unità dopo lo strappo delle primarie per la segreteria, che avevano visto i Dem pesaresi e un pezzo del Pd del sud delle Marche contrastare fino all'ultimo l'elezione di Francesco Comi, dopo che il loro uomo, l'allora sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli, era stato dichiarato non candidabile in quanto sindaco ancora in carica. L'annuncio ufficiale ci sarà lunedì prossimo, ma si sa già che gli ex dissidenti entrano con una loro rappresentanza nella direzione regionale. Un risultato al quale Comi, eletto il 16 febbraio scorso con il 77% dei voti, lavora fin dal giorno dell'insediamento. Ceriscioli, i deputati Marco Marchetti, Luciano Agostini e Paolo Petrini hanno convocato una conferenza stampa ad Ancona con l'assessore regionale Sara Giannini e il sindaco di Offida Valerio Lucciarini il 13 ottobre: un passaggio importante a conferma della ritrovata unità. La spinta decisiva è venuta dalla Festa dell'Unità di Pesaro del 30 agosto scorso, quando Comi parlò della necessità di aprire «una fase politica nuova» per la regione, con un candidato del Pd alla guida della giunta, dopo i due mandati del governatore Gian Mario Spacca. In quell'occasione Ceriscioli e gli altri avevano preso l'impegno di rientrare negli organismi regionali dei Democratici, chiudendo una volta per tutte la vicenda congressuale. Con Comi c'è stata intesa anche sul percorso per individuare un candidato governatore unitario: in caso contrario, a dicembre si terranno le primarie. La Road Map, approvata all'unanimità dall'Assemblea e dalla Direzione del Pd, è confermata, ma ad oggi il nome del candidato unitario non c'è ancora.




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