“Le Marche nel bicchiere” per conoscere i vini marchigiani. La guida Ais fa ancora centro

“Le Marche nel bicchiere” per conoscere i vini marchigiani. La guida Ais fa ancora centro
ANCONA - Le Marche del vino continuano a crescere. Continua a crescere la qualità di bianchi, rossi e rosati e anche le bollicine stanno conoscendo un periodo di grande...

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ANCONA - Le Marche del vino continuano a crescere. Continua a crescere la qualità di bianchi, rossi e rosati e anche le bollicine stanno conoscendo un periodo di grande splendore. Per questo il viaggio nella grande enoteca Marche si fa sempre più interessante. È quello scritto nell’edizione 2022 de Le Marche nel bicchiere: la guida sempre più indispensabile per scoprire le eccellenze vinicole marchigiane. Un volume denso di informazioni, dove gli appassionati, i professionisti e gli enoturisti trovano subito utili indicazioni sulle cantine, sui vini, spumanti, passiti e oli monovarietali del territorio.

 

 

La quattordicesima edizione è stata presentata dal governatore Acquaroli, dal vicepresidente nonché assessore all’Agricoltura Carloni, dal presidente dell’Associazione italiana sommelier Marche Stefano Isidori e dal direttore dell’Assam Andrea Bordoni. «Il settore enologico - ha sottolineato Acquaroli - ci pone davanti alla sfida del marketing territoriale, costruita attorno alla filiera che lega il vino e l’olio all’enogastronomia. Dobbiamo lavorare assieme, istituzioni e produttori, non per fare emergere la singola specificità, ma la straordinaria capacità delle Marche di disporre delle carte in regola per emergere a livello nazionale e internazionale». Nell’introduzione del volume, Carloni parla del comparto vinicolo e oleicolo come di «un repertorio sicuramente frammentato, ma intimamente legato al territorio, alle sue caratteristiche pedologiche e culturali. La frammentazione diventa ricchezza organolettica che suggerisce di percorrere le Marche da Nord a Sud, in lungo e in largo, alla scoperta di un mondo agroalimentare che è uno scrigno impareggiabile di sapori davvero unici». Stefano Isidori, presidente Ais Marche, ha voluto ribadire come, sfogliando la guida, si possono trovare «utili informazioni su come raggiungere la cantina, sulla tipologia di agricoltura effettuata, i vitigni più coltivati, brevi recensioni di alcune etichette». Presenti (in collegamento) Armando Falcioni, direttore Consorzio Vini Piceni e in presenza Alberto Mazzoni, direttore Istituto marchigiano di tutela vini. La guida ha visto la luce grazie al lavoro di Marica Spuria e Bruno Paialunga (Ais Marche) con la degustazione dei vini, degli spumanti e dei vini passiti delle 254 cantine marchigiane (17 in più dello scorso anno) che hanno aderito al progetto. La commissione di degustazione composta da 57 degustatori ufficiali, ha esaminato 1.043 campioni, rigorosamente alla cieca, stilando per ognuno l’analisi sensoriale e suggerendone l’abbinamento gastronomico. Settanta vini (evidenziati con i Picchio) hanno ricevuto l’eccellenza. Altri 11 vengono segnalati con il Salvadanaio per il più favorevole rapporto qualità/prezzo.

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Corriere Adriatico