Regione Marche, maratona di 45 ore: ecco la legge Urbanistica. Opposizione all'attacco: «Solo danni»

Una maratona di 45 ore: ecco la legge Urbanistica. Opposizione all'attacco: «Solo danni»
ANCONA Un lungo applauso che si leva dall’aula di Palazzo Leopardi alle 18,39, dopo oltre otto ore di Consiglio regionale. È questa la fumata bianca che si attendeva...

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ANCONA Un lungo applauso che si leva dall’aula di Palazzo Leopardi alle 18,39, dopo oltre otto ore di Consiglio regionale. È questa la fumata bianca che si attendeva ormai da cinque sedute del consesso, ovvero il via libera alla nuova Legge Urbanistica Regionale. Una partita cominciata il 22 novembre scorso e che ha richiesto oltre 45 ore di discussioni per analizzare, commentare e votare i circa 400 emendamenti (approvati una quarantina) ai 36 articoli della Proposta di legge della giunta Acquaroli.

 

Di sicuro da questa maratona sono usciti provati un po’ tutti, compresi i consiglieri. Tanto che nella seduta di ieri mattina, l’ultima e decisiva, a poco più di un’ora dall’avvio, è stato necessario sospendere i lavori per placare un alterco tra la consigliera Pd Anna Casini e alcuni esponenti della maggioranza. 


I pareri


Scaramucce politiche a parte, ciò che conta è il testo approvato. Anche qui, i pareri sono discordanti. I dem e la minoranza in generale parlano di un testo orrendo - «scritto coi piedi» - e dettato «da qualche funzionario del ministero della Cultura». Per il centrodestra, invece, si tratta di un punto di partenza per far uscire le Marche dal pantano in cui le aveva trascinate la vecchia legge, vecchia ormai di trent’anni. Al centro del documento ci sono alcuni punti fondamentali: il contenimento del consumo di suolo, della rigenerazione urbana e territoriale, il riuso del costruito, lo sviluppo sostenibile. Altri pilastri sono: il Piano paesaggistico regionale (Ppr) e il Piano territoriale regionale (Ptr), il Piano urbanistico generale unico (Pug). 

L'approvazione


All’atto dell’approvazione - scontata ma comunque attesa - non si sono fatte attendere le reazioni dei vari protagonisti di questa chilometrica agone politica. La Lega parla di «un’altra promessa elettorale mantenuta». «Attraverso questa nuova Legge regionale, le Marche entrano ufficialmente nel nuovo millennio nel settore della pianificazione territoriale» sono invece le parole di Andrea Assenti, relatore di maggioranza della legge. Critico il Pd, in particolare la consigliera Anna Casini, relatrice di minoranza. «È una legge dannosa che non è stata assolutamente condivisa con i Comuni e le Province, tanto è vero il Cal non ha espresso neppure il proprio parere». 

Il dibattito


Contrariato pure Fabrizio Cesetti, l’altro perno su cui si è retta l’opposizione nel corso della cinque giorni di dibattito. «Abbiamo detto fin dall’inizio che sarebbe servito maggiore coraggio e più competenza per scrivere un nuovo testo unico. Ed è quello che abbiamo tentato di fare con i nostri emendamenti di fronte all’inconsistenza della proposta di legge varata dalla giunta Acquaroli e approvata pedissequamente dalla maggioranza». Ma, come si dice nei casinò, i giochi sono ormai fatti. Il banco ha svelato le sue carte ed ecco che le Marche hanno, dopo trent’anni, la loro nuova Legge Urbanistica Regionale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico