Legge sul gioco d'azzardo a maglie più larghe, in Consiglio è bagarre: «Favorite la ludopatia»

Legge sul gioco d'azzardo a maglie più larghe, in Consiglio è bagarre: «Favorite la ludopatia»
ANCONA - La lotta alle ludopatie divide il consiglio regionale. Scontro in Aula ieri durante la votazione alle modifiche della proposta di legge n. 3 del 2017 sulle norme per la...

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ANCONA - La lotta alle ludopatie divide il consiglio regionale. Scontro in Aula ieri durante la votazione alle modifiche della proposta di legge n. 3 del 2017 sulle norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network. 

 


Gli interventi 


«Irresponsabili: favorite il gioco d’azzardo e la dipendenza da nuove tecnologie» tuonano dai banchi dell’opposizione i consiglieri Pd. «Questa maggioranza sta investendo diversi milioni di euro per il contrasto alla ludopatia e adeguando la normativa regionale in materia» rispondono i colleghi di Fratelli d’Italia. Gli interventi sono andati avanti per ore, fino alla votazione. Bocciati tutti gli emendamenti più importanti proposti dai Dem. La Pdl, alla fine, è passata secondo lo schema previsto dalla maggioranza. Ovvero: riduzione da 12 ore al giorno a 6 del periodo di chiusura delle sale slot e videolottery, diminuzione delle distanze dai luoghi sensibili, come ad esempio scuole, banche, compro oro e ospedali, da 500 metri a 300 metri pedonali per i Comuni sopra i 5mila abitanti e da 300metri a 200 per i Comuni sotto i 5mila abitanti. «Prevenzione e contrasto - afferma il consigliere Pd, Antonio Mastrovincenzo - erano i pilastri della legge n. 3. Con le modifiche approvate dalla destra, questi due pilastri vengono di fatto minati alla base». «Grave che la maggioranza abbia scelto di respingere la gran parte degli emendamenti correttivi che quanto meno manteneva intatto l’obiettivo di prevenzione della legge del 2017» incalza il capogruppo Dem, Maurizio Mangialardi. Ed è stato braccio di ferro anche sulla retroattività della legge. Accordo bipartisan sul non andare ad intaccare tutte le aperture pre-2017. 


La sanatoria 


Ma ad aver fatto nuovamente scattare i consiglieri di minoranza è stata «la sanatoria per quelle attività che hanno aperto con apparecchi da gioco dopo il 2017» afferma Matrovincenzo, che definisce la mossa «gravemente sbagliata - sbotta -. Così come la assurda e immotivata scelta di ridurre le distanze tra apparecchi da gioco e luoghi sensibili». Dalle misure introdotte dalla legge vengono salvaguardate, quindi escluse, le tabaccherie «in quanto già rispondenti alle stringenti prescrizioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che autorizza il loro esercizio», dichiara il consigliere FdI, Marco Ausili. 


L’autodisciplina 


La maggioranza respinge le accuse lanciate dal centrosinistra sull’inefficacia e l’inadeguatezza della legge così modificata affermando di aver allegato alla Pdl un ordine del giorno «con il quale si invitano ti soggetti coinvolti a concordare un codice di autodisciplina per l’accesso responsabile al gioco online riguardante gli orari (divieto di gioco dalle 2 di notte alle 8 di mattina dal lunedì al giovedì) e valutare la possibilità di trovare una soluzione condivisa in merito agli orari del fine settimana» fa sapere il consigliere FdI, Andrea Putzu.
 

 

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Corriere Adriatico