Marche, a gennaio e febbraio le assunzioni sono in calo del 12%

Marche, a gennaio e febbraio le assunzioni sono in calo del 12%
ANCONA - Nei primi due mesi del 2016, le aziende marchigiane hanno assunto 20.878 persone, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Nei primi due mesi del 2016, le aziende marchigiane hanno assunto 20.878 persone, il 12% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (74%), il 20% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 6% come apprendista. Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 653 con un incremento del 41%. Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 1.735, il 9% in meno rispetto al gennaio 2015. È il quadro che emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dall'Ires Marche.  Le cessazioni di lavoro sono state 15.164 con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni (pari a 5.714 posti di lavoro) ma solo in termini complessivi: il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua ad essere negativo (-1.606). Il numero di voucher venduti a gennaio e febbraio 2016 nelle Marche è di oltre 805 mila, il 36,8% in più rispetto al lo stesso periodo del 2015.


Rispetto ai valori medi osservati per il centro Italia e per il Paese nella sua totalità, la situazione delle Marche è peculiare: le assunzioni a tempo indeterminato si riducono ovunque ma nelle Marche la contrazione è più marcata che per la media italiana (-34,2% contro 33,5%); le assunzioni a tempo indeterminato nelle Marche costituiscono una percentuale più bassa delle assunzioni totali rispetto all'incidenza rilevata nel centro Italia e in totale nel Paese (20% contro 26,8% e 27,2%); lo scenario è speculare se si considerano le assunzioni a tempo determinato con i contratti a termine che nelle Marche sono il 74% del totale contro il 67,9% del centro Italia e il 68,3% come media nazionale; la variazione positiva nel numero di voucher venduti tra i primi due mesi del 2015 ed i primi due mesi del 2016 nelle Marche è più contenuta (+36,8% Marche, +47,3% centro Italia, +45,2% Italia).


 «Analizzando i dati dell'occupazione nelle Marche emerge un quadro allarmante - dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche -; in soli due mesi si perdono più di 1.600 posti di lavoro a tempo indeterminato mentre aumenta il lavoro a tempo determinato e il lavoro accessorio. Gli incentivi del governo sul contratto a tutele crescenti sono costati nelle Marche circa 500 milioni di euro; se si confermerà il trend dei primi mesi del 2016, in poco più di 10 mesi si azzererà tutta l'occupazione creata nel 2015». Secondo Santarelli, «si conferma complessivamente un andamento dell'occupazione nelle Marche peggiore rispetto alla media nazionale e continua a dilagare l'uso dei voucher, ormai utilizzati in tutti i settori. La Regione convochi un tavolo urgente per analizzare il fenomeno, coinvolgendo gli organi ispettivi per verificare e contrastare l'utilizzo selvaggio anche nel settore degli appalti, dell'edilizia e del turismo».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico