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L’effetto Covid
Colpa soprattutto dell’inverno demografico che non accenna a tramontare, il calo di natalità che colpisce la nostra regione più che altre zone d’Italia, testimoniato dall’ultima istantanea scattata dall’Istat proprio ieri, con i dati provvisori sull’andamento della popolazione nel 2022.
Il saldo migratorio
Il risultato del 2022 è un saldo naturale (la differenza tra morti e nati) pesantemente negativo, che fa segnare un -10.841 capace di ipotecare il risultato dell’andamento demografico annuo della nostra Regione.
A compensare parzialmente le perdite sono i saldi positivi dei movimenti migratori interni, da e verso altre regioni, che fa segnare un +1.113, e soprattutto la differenza tra quanti arrivano in Italia dall’estero (10.483) e quanti dalle Marche migrano oltre i confini nazionali (4.241), con un saldo positivo di 6.242 residenti. Rispetto al 2021 le Marche l’anno scorso hanno avuto molti più interscambi di residenti da e verso altre regioni italiane: ne sono arrivati 35.756 (2.578 in più dell’anno precedente) e ne sono partiti 34.643 (+2.646). Sono aumentati anche gli immigrati dall’estero, 10.483, mille in più dell’anno precedente.
Tutte le province giù
A queste voci principali del report anagrafico dell’Istat se ne aggiungono altre minori, tipo cancellati e iscritti all’anagrafe per altri motivi, che nelle Marche hanno avuto un saldo negativo di circa 3.000 residenti.
Il calo demografico registrato nel 2022 interessa tutte le cinque province marchigiane. A pagare il pegno più pesante, probabilmente per lo spopolamento dell’entroterra dovuto anche al terremoto del 2016, è la provincia di Macerata, che segna un calo di 1.740 residenti. Seguono la provincia di Ancona (-1.411), Ascoli Piceno (-1.319), Pesaro Urbino (-945) e Fermo (896). Perdono residenti tutti i comuni capoluogo di provincia, anche se Ancona (-37) e Macerata (-7) hanno una situazione sostanzialmente invariata rispetto al 2021, mentre scendono di quota soprattutto Ascoli Piceno (-514), Pesaro (-294) e Fermo (-134). Tra i pochi comuni in controtendenza, tra quelli più grandi, c’è Civitanova Marche, salita nel 2002 da 41.768 a 41.790 residenti.
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Corriere Adriatico