Nelle Marche riparte l'impresa ma la crisi non è ancora finita

Un operaio al lavoro
ANCONA - Nelle Marche riparte l'impresa, anche se la crisi continua. Secondo i dati Movimprese, elaborati dal Centro Studi...

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ANCONA - Nelle Marche riparte l'impresa, anche se la crisi continua.


Secondo i dati Movimprese, elaborati dal Centro Studi di Unioncamere, nel trimestre luglio-settembre sono nate 1.876 imprese, a fronte delle 1.727 che hanno cessato l'attività, con un saldo positivo di 149 unità. «Purtroppo però - commenta il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista - i dati positivi degli ultimi due trimestri non bastano a certificare la fine della crisi dell'economia regionale, che nei primi nove mesi del 2014 vede comunque le imprese in attività diminuire complessivamente di 671 unità». Alberghi, ristoranti e imprese di servizi sono le aziende in aumento nel terzo trimestre 2014. A far registrare il maggior incremento sono state le attività di alloggio e ristorazione (+53), seguite da agenzie immobiliari (+28) e servizi alle imprese (+28). Positivi anche i dati degli altri servizi (+27), delle attività finanziarie e assicurative (+26), professionali e di consulenza (+23), di informazione e comunicazione (+12). Resta invece ancora pesante il dato di costruzioni (-95), agricoltura (-55) e manifatturiero (-55) mentre perde imprese anche il commercio (-26). Nel manifatturiero i settori che hanno perso più imprese sono stati calzaturiero (-25), meccanica (-22) e mobile (-10). La provincia con i dati migliori è quella di Ancona dove, tra luglio e settembre sono nate 567 imprese e ne sono cessate 455, con un saldo positivo di 112 unità. Bene anche Pesaro e Urbino (+40), Ascoli Piceno (+28) e Fermo (+9). In controtendenza Macerata dove hanno avviato l'attività 420 aziende ma hanno chiuso i battenti in 460.



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