OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA Già era ingessato prima. Ora si rischia l’immobilismo. Parliamo del bilancio 2024/2026 varato domenica dalla giunta e che la prossima settimana arriverà in Consiglio regionale per l’approvazione. Quest’anno le casse di Palazzo Raffaello si sono ritrovate con circa 105 milioni di euro in meno su cui poter contare, a causa dei minori trasferimenti dal Governo nazionale. Un taglio che solo nel 2024 pesa più o meno 25 milioni di euro: circa la metà di questa somma (12,2 milioni di euro) è dovuta all'aumento dei contratti del personale della pubblica amministrazione che lo Stato farà pagare alle Regioni.
La situazione
La maggioranza regionale resta però fiduciosa di poter recuperare almeno parte della cifra entro la primavera in virtù di un emendamento alla manovra nazionale, ma almeno per il momento i numeri sono questi.
La legge del Pd
Intanto, ieri l’assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la proposta di legge alle Camere presentata dal capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi - e sottoscritta da tutti gli altri capigruppo di maggioranza e opposizione - per innalzare al 7,5% la spesa sanitaria in rapporto al Pil. Se approvata da Camera e Senato, la legge consentirebbe di incrementare il Fondo sanitario nazionale di 4 miliardi all’anno per i prossimi 5 anni. Tolta la sanità, che da sola drena circa l’80% del bilancio regionale, altra voce rilevante è quella che riguarda i collegamenti aerei verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli. «La Regione, per il triennio 2024-2026, concorre a titolo di cofinanziamento, fino all'importo complessivo massimo di euro 11.708.000, alle compensazioni degli oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per l'aeroporto di Ancona verso i principali aeroporti nazionali», si legge nel documento. Tradotto: vengono rifinanziati i voli di continuità. Ora la legge di bilancio passa al vaglio della commissione Affari istituzionali, dove i consiglieri potranno emendare il testo. Ultimo step sarà poi quello del voto nell’aula di Palazzo Leopardi: la sessione di bilancio è stata calendarizzata per il 21 e 22 dicembre (con eventuale prosecuzione al 23 dicembre nel caso i lavori non si concludessero). In quell’occasione si vedrà cosa Palazzo Raffaello è riuscito a fare nonostante la mannaia calata da Roma.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico