Magrini alla guida dell'Erdis: «A sostegno degli studenti, la pandemia complica tutto»

Magrini alla guida dell'Erdis: «A sostegno degli studenti, la pandemia complica tutto»
ANCONA - «L’obiettivo è fare meglio e lasciare un segno. Inevitabilmente, si riparte da un contesto reso complicato dal Covid». ...

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ANCONA - «L’obiettivo è fare meglio e lasciare un segno. Inevitabilmente, si riparte da un contesto reso complicato dal Covid».

Sono improntate al pragmatismo le prime parole della neo eletta presidente dell’Erdis, Maura Magrini, che assume la guida dell’ente per il diritto allo studio durante la delicata fase pandemica. Come anticipato dal Corriere Adriatico, è stato il suo nome ad essere scelto dalla maggioranza in Consiglio regionale per ricoprire il ruolo, forte delle 19 preferenze espresse ieri dall’assise.

 

 

La decisione

Alla minoranza è spettata invece la nomina del vicepresidente, ricaduta su Andrea Spaterna, ex commissario dell’Ersu dell’Università di Camerino e già consigliere nel cda uscente dell’Erdis, che ha incassato otto preferenze, ovvero quelle dei consiglieri del Partito democratico che ne hanno sostenuto la candidatura. Eletti anche Alberto Manelli (Università Politecnica delle Marche) e Stefano Villamena (Università Macerata), che entreranno a far parte del cda in qualità di consiglieri. La durata dell’incarico per i quattro componenti espressi dal Consiglio regionale copre l’intera legislatura. Completerà l’organismo un rappresentante degli studenti, designato dal consiglio studentesco delle università regionali e dall’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica), che resta in carica per dodici mesi ed è sostituito, a rotazione, da un rappresentante di un altro ateneo o della stessa Afam. «Devo ancora prendere cognizione della situazione», ammette Magrini, commercialista e con un ruolo amministrativo all’intero dell’ateneo di Urbino, «ma come presidente l’obiettivo è sempre quello di migliorare. La situazione della pandemia non ha aiutato le università, né gli studenti a stare in sede. Rispetto alla prima ondata – osserva –, la mia sensazione è che ormai si sia iniziato a convivere con il virus. Mentre l’anno scorso c’è stata proprio una migrazione dalle sedi universitarie, ora chi vuole, matricole in primis, può fare lezione in presenza con la prenotazione tramite app, così che riescano ad adeguarsi al sistema universitario. Logico che i numeri ed i colori non ci aiutano».

Gli obiettivi

Una partenza in salita, dunque, quella della neo presidente, proposta per il ruolo dal sindaco di Urbino Gambini, che nel suo primo mandato l’ha avuta come assessora al Bilancio. La guida dell’Erdis era uno degli incarichi di prestigio da affidare in questa fase di “restyling” degli enti da parte della nuova maggioranza al governo, ed è andata all’area che ruota attorno a Forza Italia. Costituito con apposita legge nel febbraio 2017 – articolato a cui, nel corso del tempo, sono state appartate alcune modifiche –, l’Erdis ha sostituito i vecchi Ersu provinciali nelle funzioni di gestione del personale, monitoraggio e vigilanza sui servizi erogati, stipula delle convenzioni con le università marchigiane. La normativa del 2017 contempla anche la costituzione della Conferenza regionale per il diritto allo studio e l’adozione del Piano, proposto su iniziativa della giunta e con durata triennale, che definisce gli obiettivi da perseguire e gli indirizzi per la gestione dell’intero sistema Lo scorso dicembre, Palazzo Leopardi ha approvato a maggioranza una modifica alla legge regionale sulle Disposizioni in materia di diritto allo studio, con la quale, in estrema sintesi, si è riportata nelle mani dell’assemblea legislativa la nomina del direttivo dell’Erdis, traslata in quelle delle Università negli ultimi anni. 

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Corriere Adriatico