ANCONA - C’è una donna in grado di marcare stretta l’avanzata del centrodestra nelle Marche. È una donna forte, determinata, che ha attraversato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Sondaggio in esclusiva di Tecnè su come potrebbero finire le possibili sfide per la presidenza delle Marche. Ecco i sette scenari. Con un nome a sorpresa
Il Corriere Adriatico ha voluto testare l’ipotetica sfida con il candidato del centrodestra Acquaroli e lo scenario scaturito è il seguente: l’onorevole di FdI ottiene il 52,1% e la deputata Annibali il 46%.
Poco meno di 6 punti di scarto: pochissimi, se consideriamo che al momento il suo nome è soltanto una teoria fantasiosa del nostro giornale. La forbice invece si allarga nel caso in cui la corsa fosse a tre. Perché Lucia Annibali? I motivi sono diversi e tutti validi: intanto è una donna - e sarebbe il momento giusto per il centrosinistra cambiare direzione e strategia - ma soprattutto è una donna speciale: nel 2013 il suo volto è stato sfregiato con l’acido da due uomini pagati dall’ex fidanzato Luca Varani, una vicenda che ha scioccato tutta l’Italia, che è diventata un libro e da cui è stato tratto anche un film. Ora Lucia è il simbolo delle donne che dicono no alla violenza e che combattono in trincea senza paura. Se vogliamo, mettiamoci che è anche pesarese (che quanto a potere regionale gestisce praticamente tutto), che è empatica quanto basta e che il suo nome potrebbe mettere d’accordo i marchigiani di qualsiasi orientamento politico, anche i moderati. Può bastare? Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico