Tre nomi intoccabili per il toto giunta delle Marche. Ciccioli in pole per la presidenza del Consiglio

Tre nomi intoccabili per il toto giunta delle Marche. Ciccioli in pole per la presidenza del Consiglio
ANCONA - Una settimana fa il risultato elettorale ha cambiato colore e destino della Regione Marche, ma i prossimi giorni saranno determinanti per iniziare a definire gli...

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ANCONA - Una settimana fa il risultato elettorale ha cambiato colore e destino della Regione Marche, ma i prossimi giorni saranno determinanti per iniziare a definire gli equilibri che porteranno il governatore Francesco Acquaroli a formalizzare la sua giunta e a dare il via alla legislatura di centrodestra.




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Domani la leader di Fratelli d’Italia incontrerà il partito marchigiano per fare il punto della situazione e già dopo il vertice la mappa del governo sarà più definita. 
 
Ma anche Forza Italia si prepara a un confronto a distanza con Berlusconi: ancora positivo al Covid il leader azzurro è in quarantena nella villa di Arcore tuttavia ha annunciato di volere riunire i coordinatori regionali per definire le strategie di rilancio del partito ed è chiaro che il caso Marche sarà destinato a tenere banco. In ballo un assessorato, che potrebbe creare qualche imbarazzo al neo presidente Acquaroli: lui vorrebbe mettere in squadra Stefano Aguzzi, sindaco di Colli al Metauro, però dentro Forza Italia i ragionamenti sono diversi e riguardano soprattutto la rappresentatività dei territori. 
Gli equilibri
Ancona, capoluogo di regione, così facendo resterebbe fuori da palazzo Raffaello. Se si puntasse su un altro esterno come il vice coordinatore regionale Daniele Silvetti, nonché coordinatore provinciale nella dorica, il puzzle si comporrebbe senza fatica. Nello schema sommario che Acquaroli ha in testa, tre nomi entrerebbero di diritto in giunta: Guido Castelli (Fdi) e i leghisti Mirco Carloni e Filippo Saltamartini. Il primo potrebbe seguire deleghe pesanti, come il bilancio o - addirittura - la sanità. Ma la Lega sembra essere decisa a far valere il suo successo elettorale che ha portato ben 8 consiglieri in Regione: il coordinatore regionale Riccardo Augusto Marchetti ha fatto sapere di non essere interessato ad eventuali tavoli di coalizione, soprattutto in questa fase iniziale della trattativa. 
Le segreterie
Il passaggio atteso è invece l’incontro tra Acquaroli ed i singoli partiti del centrodestra, per un confronto diretto con i segretari utile a gettare le basi del nuovo governo. Chiaro il messaggio a Fratelli d’Italia, che alla conta dei voti ha conquistato 7 scranni in Consiglio ma in più ha la presidenza della Regione. E a proposito di FdI: le ultime notizie sposterebbero Carlo Ciccioli da un posto in giunta verso la presidenza del Consiglio: una mossa che potrebbe risultare strategica, vista l’esperienza maturata dal medico di Ancona anche in consiglio regionale negli anni passati. Ciccioli infatti conosce benissimo la macchina consiliare, sa come muoversi e ha il carattere giusto per guidare le Assemblee, gestendo anche le conferenze dei capigruppo. Insomma una figura da prendere in considerazione per questo incarico. 
Gli altri scenari

Uno scenario ipotizzabile solo se la Lega cedesse su questo punto e non si imputasse ad ottenere anche la presidenza del Consiglio. Indietro nella corsa per un posto in giunta l’ex sindaco di Pergola Francesco Baldelli, altro nome di spicco di Fdi. Stabili invece le quotazioni della capogruppo uscente Elena Leonardi, quota rosa non trascurabile così come la leghista fabrianese Chiara Biondi. 
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Corriere Adriatico