Toto giunta delle Marche, frecciate cifrate tra Lega e FdI, ma anche Forza Italia è tra gli scontenti

Toto giunta delle Marche, frecciate cifrate tra Lega e FdI, ma anche Forza Italia è tra gli scontenti
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ANCONA - Si vogliono bene, e come. Iniziano a studiare il canovaccio del buon governo ma intanto sotto il banco iniziano a mollarsi calci negli stinchi. Nelle more della storica vittoria per le Marche il centrodestra regionale che aspetta segnali di fumo da Potenza Picena o dall’Umbria (cioè dai commissari della Lega, Marchetti e di Fratelli d’Italia, Prisco) non se le manda a dire.




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O meglio: a sentire il commissario del partito del governatore, Prisco «tutti gli sforzi in questo momento sono volti a comporre la migliore squadra in termini di competenze per il neo governatore».
 
Ma è vero che potreste studiare uno schema Umbria alla rovescio per vendicarvi sulla Lega? Uno schema cioè dove il partito del governatore che vince piglia tutto e gli altri le briciole come svelato ieri dal Corriere? «No, per carità, lasciamo stare - frena Prisco - questo genere di considerazioni. Sono due storie diverse». Fin qui Fratelli d’Italia che intanto però ha già fatto capire tra le righe alla Lega che non potrà spadroneggiare. Anche Marchetti oltrepassa il terreno scivoloso delle polemiche da portineria: «Siamo concentrati sulle prime mosse che la nuova squadra dovrà compiere, non abbiamo tempo per i bisticci». 
La storia del modello Umbria
La storia però del modello-Umbria sbandierata dai vicini di banco ha fatto mormorare tra le prime e le seconde linee. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra i commenti a denti stretti: «Abbiamo otto consiglieri a palazzo Leopardi, non sarà il caso di cominciare adesso con le prove di forza». Le schermaglie non finiscono qui perché anche in Forza Italia c’è qualche tensione sulla stima di Acquaroli per Aguzzi: l’eventuale chiamata del sindaco di Colli al Metauro come tecnico porterebbe uno sbilanciamento nei territori con Ascoli e soprattutto Ancona dimenticate nello scacchiere regionale azzurro. Tutto porterebbe quindi a Silvetti che in tempi non sospetti aveva detto chiaramente di puntare all’esecutivo. 
La giornata del governatore
Non si dovrebbe andare fuori da questo recinto, in ogni caso: Acquaroli ieri ha festeggiato il suo compleanno numero 46, il primo da governatore e vuole ponderare bene i pesi. La vice presidenza dovrebbe toccare a Mirco Carloni, il più votato della Lega (a cui spetta il posto) con deleghe non ancora chiare: le sue competenze porterebbero in direzione Attività Produttive ma l’ipotesi sanità è ancora apertissima. Anche se, sul punto, Saltamartini è molto stimato da Acquaroli. Marchetti ribadisce di voler puntare prima di tutto «agli eletti» per cui il ripescaggio della Acciarri (fuori dal consiglio), molto apprezzata dalla deputata picena Giorgia Latini, potrebbe aprire il fianco a pesanti mal di pancia. Balla sempre Bacci - ieri quotazioni in discesa - che ha un filo diretto con Marchetti ma continua a riferire al suo staff «di non avere ricevuto proposte da Marchetti e da nessuno, in generale». Le sliding doors della nuova giunta si aprono poi su molti segmenti in caso di ricorso a tecnici (o non eletti): dopo aver ascoltato nei giorni scorsi il nome della falconarese Signorini per Lavoro e Istruzione, la pallina della quota di genere potrebbe fermarsi anche su Mirella Battistoni (FdI), consulente aziendale e super esperta di fondi europei per la quale la destinazione naturale sarebbe la Svim. 
Lo schema del 3-2-1

Lo schema 3-2-1 continua a essere il più gettonato e alla Lega non dispiacerebbe mettere le mani anche sulla presidenza del consiglio (l’ascolano Antonini in pole position) lasciando Bilancio e Turismo a Castelli e Ciccioli. Di fatto si riprenderà a parlare solo la prossima settimana: verso martedì o mercoledì si potrebbero diradare le nebbie. Si insiste molto su due punti: competenze ed eletti, come confermato anche da Acquaroli. Due requisiti che escludono dal campo il 95% dei concorrenti e semplificano la scelta finale.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico