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ANCONA - Le Marche un’eccellenza per quanto riguarda i servizi offerti dalle Rsa e dall’assistenza domiciliare agli anziani con fragilità severa. E’ quanto emerge da un’indagine svolta da Italia Longeva. Nella top five, insieme alle Marche, ci sono il Piemonte, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
E sempre le Marche detengono un altro record: nel podio delle città con minor concentrazione di anziani affetti da fragilità grave c’è Macerata (2,1%) al secondo posto tra Asti (1,9%) e Bolzano (2,4%) rispetto ad una media nazionale che segna il 6,5%.
Gli interventi
E su questo fronte appare chiaro che nelle Marche il rapporto tra servizi Rsa e Adi sia più che proporzionato e adeguato alle richieste dei pazienti. Ma si può fare di più. «Deve aumentare di molto l’assistenza domiciliare - continua Bernabei - non a caso il Pnrr pone come obiettivo il passaggio, su base nazionale, da un’assistenza domiciliare che oggi si attesta sul 2,9% al 10%». Ma per raggiungere questo traguardo occorre una stretta collaborazione con il mondo della formazione, in particolare con le Università. «Credo che ci sia assoluta necessità di inserire un indirizzo geriatrico importante all’interno del percorso didattico delle Facoltà di Medicina - sottolinea il presidente di Italia Longeva -. Bisogna formare nuovi professionisti anche per gli indirizzi di infermieristica e fisioterapia».
I risvolti
Uno slancio verso una maggiore attenzione nei confronti della terza età porterebbe ad importanti risvolti anche in campo economico e imprenditoriale. Bernabei parla, infatti, di silver economy, ovvero quel complesso di attività economiche rivolte alla popolazione over 65. «Una migliore assistenza vuol dire anche una maggiore produzione di articoli per l’anzianità - specifica Bernabei - le Marche sono una regione con una realtà importate per quanto riguarda l’industria manifatturiera. Abbiamo eccellenze che producono device per anziani e questo settore deve essere maggiormente spinto, non solo per migliorare l’aspetto economico delle aziende, ma soprattutto per stare al passo con i tempi».
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Corriere Adriatico