Il Covid si prende a casa, stabili i ricoveri. Nelle Marche continua a scendere l’incidenza dei casi (34) su 100mila abitanti

Il Covid si prende a casa, stabili i ricoveri. Nelle Marche continua a scendere l’incidenza dei casi (34) su 100mila abitanti
ANCONA  - La curva scende e frenano i ricoveri, stabili rispetto al giorno precedente. È un quadro di stasi quello che emerge dai dati sulla pandemia, per il momento...

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ANCONA  - La curva scende e frenano i ricoveri, stabili rispetto al giorno precedente. È un quadro di stasi quello che emerge dai dati sulla pandemia, per il momento connotata da un trend decrescente. Il tasso d’incidenza è arrivato, nella giornata di ieri, a 34,1 nuovi casi su 100mila abitanti e, anche nella settimana che si è appena conclusa, la discesa è stata costante e diffusa, benché in alcune province sia più marcata che in altre.

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L’incidenza settimana nei giorni tra il 20 ed il 26 settembre è stata di 17,3 nella provincia di Ascoli Piceno e di 22,9 in quella di Ancona, i due territori che hanno registrato i numeri più bassi. Nel primo caso, sono stati registrati appena 36 nuovi casi in sette giorni, mentre nel secondo 108. Nel Pesarese il dato sull’incidenza è di 31,2 nuovi casi ogni 100mila abitanti, mentre nel Fermano è di 33,9. 


Fa il risultato peggiore Macerata con 47,7, comunque sotto la soglia critica di 50. Il bollettino del Servizio salute regionale ha comunicato ieri appena 26 nuovi casi, ma il dato del lunedì è sempre “viziato” dal minor numero di tamponi che si processano la domenica (532 nel percorso di diagnosi e screening): di questi, 13 sono nella provincia di Pesaro Urbino, sei nell’Anconetano e tre nel Fermano, mentre quattro vengono da fuori Regione.

La maggior parte dei contagi riguardano il setting domestico ed i casi di contatto stretto con un positivo. Su 3737 persone in isolamento – di cui 69 operatori sanitari – 1.103 sono sintomatici, mentre 2.634 non presentano sintomi. Sul fronte ospedalizzazioni, si diceva, il totale dei degenti è rimasto inalterato rispetto al giorno precedente – 76 pazienti distribuiti su sei nosocomi -, con le terapie intensive ancora sul filo del rasoio dei 21 ricoveri che corrispondono più o meno alla soglia critica del 10% nel tasso di occupazione dei posti letto. La nota positiva è che non si è registrato nessun nuovo decesso.

 

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Corriere Adriatico