Contributi a pioggia per grandi e piccoli Comuni, ecco i beneficiati dalla contestata ex tabella C

Villa Buonaccorsi a Potenza Picena che stacca un finanziamento da 2,5 milioni
ANCONA - C’era una volta la tabella C. Quel documento allegato ogni anno al bilancio di previsione pluriennale della Regione Marche famoso per essere articolato in un...

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ANCONA - C’era una volta la tabella C. Quel documento allegato ogni anno al bilancio di previsione pluriennale della Regione Marche famoso per essere articolato in un pulviscolo di contributi spesso di poche migliaia di euro, ma capillari e distribuiti a pioggia sul territorio. Durante la precedente legislatura, le opposizioni avevano ribattezzato pittorescamente “marchette” questa moltitudine di voci di spesa, tacciata di essere un “do ut des elettorale”. L’ex assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, invece, coniò un’espressione più elegante, descrivendole come «esigenze organiche del territorio». 

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La decisione
Quando, alla fine dello scorso anno, gli succedette Guido Castelli, il centrodestra promise un cambio di passo: mai più tabella C, solo programmazione e visione strategica d’insieme. E, in effetti, non compare tra gli allegati al bilancio triennale di previsione 2022-2024. Tuttavia, pare proprio sia stata rimpiazzata da un degno sostituto, con un gattopardesco travaso di “micro” voci di spesa da una tabella all’altra. In questo caso, parliamo della tabella E, sette pagine fitte di contributi e spese per il territorio, di nuovo in una logica che pare essere piuttosto a pioggia. Come se non bastasse, la commissione Affari istituzionali presieduta dal leghista Renzo Marinelli, ha aggiunto, con un emendamento, spese per ulteriori 900mila euro, nella quasi totalità dei casi per contributi straordinari a questo o a quel Comune. 


Le spese inderogabili
Il titolare della delega Castelli, nell’inserire la tabella E nel bilancio di previsione 2021-2023, l’aveva definita come “delle emergenze”, per confermare le spese inderogabili fissate dalla precedente gestione. Nel bilancio che verrà presentato e votato oggi in Consiglio regionale e che detterà la linea economica per i prossimi tre anni, tuttavia, la lista sembra essersi allungata parecchio. Si va dalle spese note come i 2,5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di Villa Bonaccorsi di Potenza Picena, ai 450mila euro l’anno per il funzionamento e l’attività della Fondazione Marche Cultura. Nel lungo elenco trovano spazio anche i 100mila euro, nel 2023, per misure a sostegno della creazione di scuole per arti e mestieri culturali e creativi Progetto Academy, ed i 100mila euro come contributo alla valorizzazione e promozione delle Gran Fondo della Regione Marche.

Previsti anche 150mila euro di contributo a favore del Comune di Senigallia per il sostegno al Summer Jamboree. Ci sono poi le voci più “pulviscolari”, come i 35mila euro al Comune di Venarotta per il progetto Archivio storico e Biblioteca comunale, i 30mila euro all’associazione “Amici del pellegrinaggio MacerataLoreto” per il centenario dalla nascita di Don Giussani, i 30mila euro al comune di Cupramarittima per valorizzazione artistica del territorio, i 30mila euro al Comune di Arquata per manifestazioni tipiche del territorio arquatano. Ed ancora, i 45mila euro alla Provincia di Ascoli Piceno per gestione all’apertura della Cartiera Papale, i 35mila euro al comune di Montefiore per l’impianto di climatizzazione della sala De Carolis del Polo Museale, gli 80mila euro per il comune di Monte Grimano Terme per maggiori esigenze finanziarie.


Il maxiemendamento


Su questo filone si inserisce anche il maxi emendamento da 900mila euro uscito dalla Commissione che, tra le altre cose, annovera i 40 mila euro alla parrocchia San Martino di Apecchio per la realizzazione del manto sintetico del campetto ad uso pubblico, i 7 mila euro di contributo straordinario al Comune di Valfornace per la posa in opera di una rete metallica del ruzzodromo, i 15mila euro al Comune di Arquata del Tronto per la realizzazione di un’oasi felina, i 5mila euro al Comune di Venarotta per il festival del libro 2022, i 3mila euro al Comune di Altidona per il sostegno alle iniziative della Fototeca comunale, i 3mila al Comune di Ponzano di Fermo per il sostegno al progetto per la promozione della cultura musicale nelle scuole medie ed elementari. Ora, nessuno dice che sia una cosa negativa finanziare queste voci. Il problema sorge quando diventano un sistema che si sostituisce alla programmazione ed alla visione strategica d’insieme. Ed alcune voci, come succedeva già in passato, appaiono alquanto disorganiche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico