OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CIVITANOVA - Il giorno dopo la tragedia a Civitanova non si parla d’altro e in molti hanno ancora negli occhi quel lenzuolo bianco a coprire il corpo di Alika. Qualcuno ha deposto un mazzo di fiori nel punto in cui il nigeriano è stato barbaramente ucciso. È teso il clima tra le vie dello shopping e tra le bancarelle del mercato.
La raccolta
Sono sotto choc i commercianti di corso Umberto I.
L’indifferenza
«La cosa che più mi ha fatto male è stato vedere l’indifferenza della gente – ha commentato Debora Pennesi, presidente dell’associazione Centriamo che riunisce i commercianti del centro – Posso capire la paura, il fatto che uno non voglia immischiarsi ma due o tre persone bastavano per prendere questo tipo per le braccia o per le gambe. Sono rimasta molto turbata. Tutti parlano di questo, dell’indifferenza della gente. Noi negozianti siamo tutti sconvolti. Servono più controlli, devono girare più forze dell’ordine in divisa, vigili urbani, polizia, carabinieri, tutti. Devono girare di più per le vie del centro. Ed invece per il corso non si vede mai nessuno. Sicuramente una maggiore presenza delle forze dell’ordine in divisa è necessaria, poi certo se uno è folle è folle. Siamo vicini alla famiglia, alla comunità, ci dispiace veramente tanto. Speriamo possa trovare ora la pace in cielo», ha concluso.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico